Interesse all’immediata impugnazione del bando solo in presenza di clausole di per sé impeditive dell’ammissione alla gara

Paola Martiello
22 Dicembre 2017

Sussiste l'interesse all'immediata impugnazione del bando di gara solo in presenza di clausole di per sé impeditive dell'ammissione dell'interessato alla gara, o anche solo impositive, ai fini della partecipazione, di oneri manifestamente incomprensibili o del tutto sproporzionati per eccesso rispetto ai contenuti della procedura concorsuale, ovvero che rendano ingiustificatamente più difficoltosa per i concorrenti la partecipazione alla gara.

Il caso. La controversia posta all'attenzione del Collegio concerneva una procedura ristretta per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale.

In particolare la società ricorrente impugnava gli atti indittivi della gara nonché le determinazioni a contrarre con le quali l'Amministrazione concedente aveva modificato la lex specialis, a seguito della sua pubblicazione, nella parte che riguardava l'importo contrattuale del servizio oggetto di gara, il suo valore annuo, con conseguente aggiornamento dei requisiti di partecipazione riferiti ad alcuni sub-criteri e degli importi delle garanzie contrattuali.

La soluzione. Il Tribunale rigettava il ricorso dichiarandolo inammissibile per carenza di interesse ritenendo che le concrete modalità di redazione e pubblicazione della lex specialis e i contenuti già a disposizione della ricorrente escludessero che la disciplina di gara avesse assunto carattere immediatamente lesivo, tale da consentirne l'immediata impugnazione.

A parere del Collegio, infatti, sussiste l'interesse all'immediata impugnazione del bando di gara solo in presenza di clausole di per sé impeditive dell'ammissione dell'interessato alla gara, o anche solo impositive, ai fini della partecipazione, di oneri manifestamente incomprensibili o del tutto sproporzionati per eccesso rispetto ai contenuti della procedura concorsuale, ovvero che rendano ingiustificatamente più difficoltosa per i concorrenti la partecipazione alla gara. In siffatti casi, sottolinea il Collegio, già la pubblicazione del bando genera una lesione della situazione giuridica per chi intende partecipare alla competizione, ma non può farlo a causa della barriera all'ingresso a quello specifico mercato provocata da clausole del bando per lui insuperabili, perché immediatamente escludenti o che assume irragionevoli o sproporzionate (da ultimo Cons. St., Sez. V, 26 giugno 2017, n. 3110)

In conclusione. Il T.A.R., respingendo il ricorso, osserva comunque che, l'assenza di immediata lesività, (e la conseguente inammissibilità del ricorso per carenza di interesse all'immediata impugnazione del bando) è poi ancora più evidente, nel caso in cui- come nella fattispecie in esame- si tratti di una procedura ristretta, sicché entro il termine previsto gli operatori interessati devono solo presentare la domanda di partecipazione, con la quale chiedono di essere invitati a presentare la propria offerta sulla base anche degli elementi indicati nella successiva lettera di invito, nella quale troveranno puntuale e specifica indicazione i criteri di aggiudicazione, i sub-criteri e i relativi punteggi.

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