L'insussistenza dei requisiti di carattere generale nella gare articolate in più lotti
15 Gennaio 2018
I fatti. Con la sentenza di cui si dà notizia la seconda sezione del T.A.R. Lazio si è occupata delle conseguenze da riconnettere, in una gara articolata in più lotti, alla carenza dei requisiti di carattere generale in capo ad all'impresa (ausiliaria) di cui si era avvalso il R.T.I. ricorrente. Nello specifico, rilevata l'insussistenza di un requisito di carattere generale (si trattava più precisamente del requisito di cui all'art. 38, comma 1, lett. g) del D.Lgs. n. 163 del 2006), la Stazione appaltante ha provveduto ad escludere il R.T.I. ricorrente da tutti i lotti in cui la gara in questione si articolava.
La tesi del ricorrente. Nel contestare siffatta determinazione, il R.T.I. ricorrente ha, per quanto qui interessa, sostenuto che la Stazione appaltante avrebbe dovuto, a tutto voler concedere, procedere all'esclusione solamente con riferimento ad uno di detti lotti, perché solo a uno di essi sarebbe stato riferibile l'avvalimento dell'ausiliaria di cui la Stazione appaltante ha accertato l'insussistenza dei requisiti di carattere generale. A supporto di tale tesi il ricorrente, muovendo dall'assunto secondo cui ogni lotto configurerebbe una gara autonoma, ha in particolare sostenuto che, coerentemente con tale premessa, sarebbe dunque stato necessario circoscrivere l'esclusione al solo lotto interessato.
Il principio di diritto fissato dal T.A.R. Lazio. Il TAR Lazio ha resppinto il ricorso e nel confermare la legittimità della determinazione impugnata, ha evidenziato che, con riferimento ai requisiti di carattere generale, non possa sostenersi l'autonomia dei singoli lotti, perché tale autonomia «non è stata prevista dalla legge di gara, atteso che – ferma la presentazione per ciascun lotto di distinte offerte tecniche ed economiche – le dichiarazioni relative al possesso dei requisiti sono state presentate una sola volta dall'unico concorrente (…) per tutti i lotti (...) e non invece più volte, distintamente per ciascun lotto». La sentenza ha quindi concluso che nelle gare così strutturare l'insussistenza di un requisito non possa che condurre all'«esclusione dall'intera procedura, e non soltanto da uno o da alcuni dei lotti in concorso» e che «la valutazione di inaffidabilità dell'operatore, che deriva ipso iure dal riscontro della carenza del requisito, non può logicamente essere riferita soltanto a uno o più lotti specifici». riscontro della carenza del requisito, non può logicamente essere riferita soltanto a uno o ppi più lotti specifici». |