Il Responsabile Unico del Procedimento può essere nominato presidente della commissione di gara

Il caso. Un raggruppamento temporaneo di imprese ha partecipato ad un appalto, per l'esecuzione delle opere stradali, edili, idrauliche e di servizi logistici ad essi connessi.

Con ricorso, integrato da motivi aggiunti, l'operatore economico ha impugnato di atti di gara, deducendo, tra l'altro, la violazione dell'articolo 77, comma 4, D.lgs. n. 50 del 2016, in quanto il ruolo del R.U.P. sarebbe incompatibile con le funzioni di commissario di gara e di presidente della Commissione Giudicatrice e tale incompatibilità, nella specie, sarebbe stata aggravata dalla circostanza che il R.U.P. aveva assunto anche la veste di legale rappresentante della società aggiudicatrice.

La soluzione. Il T.A.R. Lombardia Milano, citando il precedente giurisprudenziale del T.A.R. Brescia, Sez. II, n. 1757/2016, ha osservato che, anche con l'entrata in vigore del Nuovo Codice degli appalti, il R.U.P. può essere nominato presidente della commissione di gara in quanto il cumulo delle due funzioni non viola le regole di imparzialità.

Benché, infatti, la nuova disciplina contenuta nell'articolo 77, comma 4, preveda che «i commissari non devono aver svolto né possono svolgere alcun'altra funzione o incarico tecnico o amministrativo relativamente al contratto del cui affidamento si tratta», tuttavia, come precisato anche dal Consiglio di Stato, con parere del 2 agosto 2016 n. 1767, la suddetta disposizione va letta con «un approccio interpretativo di minor rigore, escludendo forme di automatica incompatibilità a carico del RUP».