La mancata ricostituzione della pluralità dei soci non estingue la società

La Redazione
05 Aprile 2018

La mancata ricostituzione della pluralità di soci non comporta l'estinzione della società, ma solo il suo scioglimento, con la conseguenza che la massa dei rapporti attivi e passivi che facevano capo alla compagine sociale, conserva il proprio originario centro di imputazione.

In tema di società di persone, ai sensi dell'art. 2272 c.c., la società di scoglie quando viene a mancare la pluralità di soci, se nel termine di sei mesi questa non è ricostituita e, ai sensi dell'art. 2323, comma 1, c.c. nelle s.a.s. in cui siano rimasti solo soci accomandanti o accomandatari, se nello stesso termine di sei mesi non è stato sostituito il socio venuto a mancare.

Tuttavia, la mancata ricostituzione della pluralità di soci non comporta l'estinzione della società, ma solo il suo scioglimento, con la conseguenza che la massa dei rapporti attivi e passivi che facevano capo alla compagine sociale, conserva il proprio originario centro di imputazione.

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