L'articolo stabilisce che le amministrazioni aggiudicatrici devono identificare e valutare i rischi connessi alla costruzione e gestione dell'opera o del servizio oggetto del contratto di PPP, e porre gli stessi in capo al soggetto dotato di maggior capacità di controllo e gestione degli stessi.
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L'articolo, ai sensi dell'art. 3 c.c.p., presenta un elenco puntuale di tipologie di rischio: «rischio operativo», «rischio di costruzione», «rischio di domanda», «rischio di disponibilità», nonché «altri rischi».
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L'articolo stabilisce che «L'equilibrio economico e finanziario, di cui all'art. 3, comma 1, lettera fff), c.c.p. si realizza quando i flussi di cassa derivanti dai ricavi del contratto coprono i flussi di cassa derivanti dai costi ammessi per l'esecuzione del contratto, inclusi quelli relativi all'ammortamento del capitale investito netto e alla remunerazione dello stesso ad un tasso che può essere definito congruo e quelli richiesti per versare le imposte. Detto equilibrio è rappresentato dai valori di specifici indicatori esposti nel PEF ed individuati in dipendenza della metodologia utilizzata per l'analisi di convenienza economica e
sostenibilità finanziaria del progetto»
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Art. 4 «La corretta definizione delle clausole contrattuali»
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Art. 5 «La matrice dei rischi»
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Art. 6 «Il flusso informative per il monitoraggio sui rischi»
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Art. 7 «Resoconto economico-gestionale»
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Art. 8 «Entrata in vigore»
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L'articolo stabilisce che spetta al RUP predisporre il contratto di PPP che amministrazione e operatore economico aggiudicatario devono stipulare. Il contratto costituisce «il principale strumento di garanzia per un'efficiente esecuzione del contratto» nonché «una corretta allocazione dei rischi».
L'articolo inoltre chiarisce quale deve essere il contenuto minimo dell'offerta, da cui deriveranno gli elementi essenziali del contratto.
D'altronde, «Al fine di poter realizzare un corretto monitoraggio dell'attività dell'operatore economico è necessario» – spiega l'Anac – «che le clausole contenute nel contratto siano definite con rigore, nel rispetto dei contenuti minimi dell'offerta e del contratto elencati ai paragrafi 4.2 e 4.4. tenendo ocnto delle caratteristiche di ciascuna specifica tipologia di operazione di PPP posta in essere. Il contratto di PPP deve riportare in allegato l'offerta aggiudicata e la matrice dei rischi».
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L'articolo stabilisce che al «contratto di PPP e di concessione è allegata la “matrice dei rischi” che costituisce parte integrante del contratto medesimo».
Anac spiega che «La matrice dei rischi individua e analizza i rischi connessi all'intervento da realizzare ed è utilizzata - in fase di programmazione - per la redazione del documento di fattibilità economica e finanziaria e per verificare la convenienza del ricorso al PPP rispetto ad un appalto tradizionale e - in fase di |esecuzione - per il monitoraggio dei rischi. Le amministrazioni aggiudicatrici devono elaborare la matrice dei rischi e richiamare |nella stessa i singoli articoli del contratto che definiscono il soggetto e le modalità di assunzione dei rischi. In caso di |variazioni contrattuali o revisioni del PEF le amministrazioni aggiudicatrici devono accertare che le modifiche apportate non alterino l'allocazione dei rischi così come definita nella documentazione contrattuale e riportata nella matrice medesima. L'atto di modifica del contratto o di revisione del PEF deve dare conto della anzidetta valutazione. Le amministrazioni aggiudicatrici verificano la compatibilità dell'operazione posta in essere con i criteri dettati da Eurostat per l'eventuale contabilizzazione dell'intervento al di fuori del bilancio pubblico».
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L'articolo stabilisce cheai fini del controllo sul mantenimento in capo al privato dei rischi (…), l'amministrazione aggiudicatrice deve disporre dei dati relativi alla gestione dei lavori e dei servizi e deve monitorare periodicamente».
Nel dettaglio «L'amministrazione aggiudicatrice deve definire i dati relativi all'andamento della gestione dei lavori e dei servizi che l'operatore economico è tenuto a trasmettere con cadenza prefissata nella documentazione di gara tenendo conto del valore, complessità e durata del contratto. In tale flusso informativo sono compresi i dati utilizzati dall'amministrazione per la definizione dell'equilibrio economico-finanziario e, per le operazioni di PP che interessano la realizzazione di opere pubbliche, anche quelli che le amministrazioni sono tenute a tasmatere ai sensi degli artt. 5 e 9 d.lgs. n. 229/2011, alla banca dati delle Amministrazioni Pubbliche».
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L'articolo stabilisce che «Le amministrazioni aggiudicatrici, per il tramite del Rup, coadiuvato dal direttore dei lavori o dal direttero dell'esecuzione, devono acquisire un periodico resoconto economico-gestionale sull'esecuzione del contratto, dove sia riportato:
-Andamento lavori
-Rispetto degli SLA
-L'esecuzione dei controlli
-Applicazioni di eventuali penali
-Ogni altro elemento di rilevanza contrattuale necessario ad accertare la corretta gestione del contratto di PPP».
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L'articolo stabilisce che le Linee Guida «entrano in vigore quindici giorni dopo la pubblicazione in G.U.»
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