Il principio di autoresponsabilità del concorrente

Nicola Posteraro
27 Aprile 2018

In applicazione del principio generale di autoresponsabilità, ciascun concorrente sopporta le conseguenze di eventuali errori commessi nella presentazione, in sede di gara, della propria documentazione, specialmente ove le disposizioni della lex specialis siano chiare e precise.

Il caso. Con bando di gara, il Municipio XIV di Roma Capitale indiceva una procedura ad evidenza pubblica per la «realizzazione del servizio A.E.C. per l'autonomia e l'integrazione sociale degli alunni diversamente abili inseriti nelle scuole pubbliche dell'infanzia, primaria e secondaria di 1° grado del Municipio RM XIV-Monte Mario», da svolgersi nel periodo decorrente dall'1 marzo 2017 o, comunque, dalla data di affidamento del servizio, fino al termine dell'anno scolastico 2017/2018.

La gara veniva suddivisa in 5 lotti, da aggiudicarsi secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

In ordine alla valutazione delle offerte tecniche, veniva prevista l'attribuzione di massimo 16 punti per l'esperienza professionale del coordinatore della società concorrente, attestata dal curriculum vitae allegato all'offerta.

La società ricorrente presentava offerta, ma all'esito della procedura, i lotti venivano aggiudicati ad altre società concorrenti.

In sede di valutazione dell'offerta tecnica, la Commissione di gara attribuiva alla ricorrente un punteggio pari a zero per il sub-criterio relativo alla esperienza del coordinatore, precisando di non essere «in condizione di periodizzare in maniera evidente il numero di anni di esperienza compiuta, essendo riportata nel curriculum, nella parte di esperienza specifica per disabili, solo la data di inizio dell'esperienza. È assente ogni riferimento alla conclusione del periodo a cui fa riferimento l'esperienza stessa».

Il punto di vista della ricorrente. Ritenendo erronee ed illegittime le determinazioni assunte dall'Amministrazione, la concorrente non vincitrice le ha impugnate dinanzi al TAR del Lazio, lamentando la mancata valutazione dell'esperienza professionale della coordinatrice in sede di valutazione dell'offerta tecnica, con conseguente illegittimità del punteggio attribuitole.

Sul punto, la società rileva che a) nel momento in cui ha partecipato alla gara, era ancora in corso lo svolgimento, da parte della sua coordinatrice, della sua funzione di “coordinatrice di servizi ad alunni disabili”; b) che ciò era facilmente desumibile non solo dal curriculum vitae allegato all'offerta della Società (in cui l'assenza di un termine finale di riferimento in merito a detta esperienza doveva lasciar implicitamente intendere l'attuale svolgimento della stessa), ma anche dalla dichiarazione della rappresentante legale della medesima e dalle certificazioni ed attestazioni rilasciate dall'amministrazione.

Afferma, poi, che Roma Capitale avrebbe dovuto chiedere chiarimenti alla ricorrente in ordine all'effettivo periodo di svolgimento del servizio, al fine di addivenire ad una corretta valutazione dell'offerta della ricorrente.

La decisione del TAR. Il TAR, nella pronuncia in commento, giudica le censure di parte ricorrente infondate e, pertanto, respinge il ricorso.

Il Collegio evidenzia che dalla normativa di gara, si desume che, ai fini della valutazione positiva dell'esperienza professionale del coordinatore, erano richiesti due elementi: che fosse specificamente indicato il periodo di svolgimento del servizio e che quest'ultimo risultasse dal curriculum vitae del soggetto interessato.

Esso nota che nel c.v. della coordinatrice della società ricorrente, allegato alla offerta, veniva attestata esclusivamente la data iniziale del servizio, ma nessuna indicazione veniva fornita in ordine alla data finale del medesimo, né al corrente svolgimento dello stesso.

Perciò, precisa che tale omissione rileva oggettivamente sul piano valutativo, ponendosi in aperto contrasto con quanto previsto dal bando e dal disciplinare di gara, secondo i quali la Commissione giudicatrice era tenuta a considerare, ai fini della valutazione del sub-criterio indicato, unicamente le informazioni contenute nel curriculum vitae del soggetto, senza possibilità di desumere aliunde gli elementi omessi dai concorrenti.

Il Collegio, pertanto, non ravvisando, nell'operato della Commissione, i vizi denunciati dalla Società ricorrente, palesandosi corretta l'affermazione, resa in sede di valutazione dei titoli e conseguente attribuzione dei punteggi, in ordine all'impossibilità di periodizzare – e dunque valutare – l'esperienza vantata dalla coordinatrice, precisa che era interesse della ricorrente presentare, nella dovuta sede, una documentazione conforme alle indicazioni della lex specialis, atteso che l'onere di verificare la completezza dei documenti versati nella procedura di gara grava - ex ante - sui concorrenti e non già - ex post - sulla Commissione giudicatrice, non essendo quest'ultima tenuta ad attivarsi per sopperire a carenze informative imputabili ai concorrenti medesimi.

Principio generale di autoresponsabilità del concorrente. Il Collegio sottolinea che tali considerazioni si pongono in linea con il principio generale di autoresponsabilità del concorrente, in forza del quale ciascuno sopporta le conseguenze di eventuali errori commessi nella presentazione, in sede di gara, della propria documentazione, specialmente ove le disposizioni della lex specialis siano chiare e precise.

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