Tassatività e non integrabilità delle cause di esclusione previste dall’art. 80, co. 5, lett. c) del Codice

Il caso. La società ricorrente impugnava, assieme alla graduatoria, il provvedimento con cui la stazione appaltante disponeva in favore di un'altra impresa concorrente l'aggiudicazione di una gara (indetta post correttivo) avente ad oggetto l'affidamento del servizio di vigilanza. La ricorrente, nella formulazione dei vari motivi di ricorso, contestava la pretesa violazione e falsa applicazione dell'art. 80, co.5, lett. c) del D.lgs. n. 50 del 2016 e delle Linee Guida Anac n. 6/2016, per non aver la stazione appaltante escluso il raggruppamento aggiudicatario nonostante il sequestro preventivo – intervenuto già nelle more della procedura di gara – disposto dalla Procura sulle quote del capitale sociale della mandante per reati tributari e di bancarotta fraudolenta.

Sulla tipizzazione delle cause di esclusione di cui all'art. 80, co. 5, lett. c) del Codice. Il Tar nel respingere il ricorso sotto ogni profilo di censura, rispetto alla questione relativa alla pretesa violazione dell'art. 80, co. 5, lett. c) del Codice ha precisato che l'esistenza di un provvedimento di sequestro penale delle quote non potessea in alcun modo integrare alcuna delle fattispecie contemplate dalla disposizione de qua, in quanto “l'elencazione (ivi) contenuta è da ritenersi tassativa e non integrabile al di fuori delle fattispecie in essa elencate come sviluppate dalle Linee Guida Anac”. Conformandosi, pertanto, alla giurisprudenza formatasi sul punto ha chiarito che i gravi illeciti professioni costituenti causa di esclusione ai sensi della citata norma non possono essere oggetto di interpretazioni estensive (TAR Sardegna, Cagliari, Sez. I, 23 febbraio 2017, n. 124).

Per i dubbi di compatibilità eurounitaria si v. la news “Alla CGUE la compatibilità dell'art. 80, co. 5, lett. c) con la disciplina eurounitaria”, Cons. St., Sez. V, 3 maggio 2018, n. 2639.