La portata effettiva del divieto di commistione fra offerta tecnica ed economica

Simone Abrate
06 Luglio 2018

Il divieto di commistione fra offerta tecnica ed economica deve essere valutato in concreto, alla luce anche dei principi di proporzionalità ed economicità dell'azione amministrativa, per cui non può ritenersi vietato in senso assoluto l'inserimento nell'offerta tecnica di elementi di carattere economico; il divieto citato può reputarsi violato qualora dalla lettura dell'offerta tecnica la stazione appaltante possa agevolmente desumere il contenuto dell'offerta economica, considerato che la “ratio” del principio di cui sopra è quello di mantenere la segretezza dell'offerta economica prima dell'attribuzione del punteggio.

Il caso. La ricorrente ha impugnato l'aggiudicazione definitiva della gara “a valle” in favore di altra impresa di un affidamento in project financing ai sensi dell'art. 183 del D.Lgs. n. 50/2016. Nello specifico, la ricorrente ha dedotto la violazione dei principi che sottengono al criterio di aggiudicazione mediante offerta economicamente più vantaggiosa (art. 95 del Codice), sostenendo che l'aggiudicataria avrebbe inserito nel proprio progetto tecnico una serie di elementi economici, violando così il noto principio che vieta la commistione fra l'offerta tecnica e l'offerta economica negli appalti pubblici, principio posto a garanzia della segretezza dell'offerta economica prima dell'attribuzione del punteggio tecnico.

La soluzione del Tar Lombardia. Il Tar Lombardia ha respinto il motivo di ricorso, sulla base di un'attenta valutazione del principio sopra richiamato alla luce della concreta disciplina di gara.

Il Tar, invero, ha dapprima rilevato che l'offerta economica andava espressa mediante un prezzo onnicomprensivo, ossia mediante l'indicazione dell'importo totale dovuto per tutto il periodo contrattuale di dodici anni di gestione dell'intero servizio (nella specie: di illuminazione).

Per tale ragione, nel caso concreto l'indicazione, operata dall'aggiudicataria nell'offerta tecnica, di taluni prezzi relativi a componenti marginali del servizio (nella specie: chiamate di emergenza per guasti) non può quindi considerarsi una indebita anticipazione del prezzo onnicomprensivo contenuto nell'offerta economica, né può ragionevolmente sostenersi che attraverso la conoscenza dei costi per gli interventi eccezionali l'amministrazione poteva determinare con certezza l'offerta economica dell'aggiudicataria per la gestione dell'intero servizio per una durata di dodici anni.

A sostegno dell'impostazione, il Tar Lombardia ha ribadito che il divieto di commistione fra offerta tecnica ed economica deve essere valutato in concreto, alla luce anche dei principi di proporzionalità ed economicità dell'azione amministrativa, per cui non può ritenersi vietato in senso assoluto l'inserimento nell'offerta tecnica di elementi di carattere economico; il divieto citato può reputarsi violato qualora dalla lettura dell'offerta tecnica la stazione appaltante possa agevolmente desumere il contenuto dell'offerta economica, considerato che la “ratio” del principio di cui sopra è quello di mantenere la segretezza dell'offerta economica prima dell'attribuzione del punteggio tecnico (cfr., fra le più recenti, Consiglio di Stato, sez. V, 5.2.2018, n. 719 e 21.11.2017, n. 5392).

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