La dichiarazione del cliente deve essere trasmessa sempre rispettando le scadenze
25 Luglio 2018
La dichiarazione del cliente deve essere trasmessa sempre rispettando le scadenze; un eventuale ritardo, causato anche da un errore bloccante o dalla malattia del dipendente addetto alla trasmissione, non salva il professionista dalle sanzioni per il ritardo. Questo quanto affermato dalla Cassazione, con l'ordinanza del 20 luglio 2018 n. 19381, con la quale i giudici hanno respinto il ricorso di una società di consulenza fiscale.
Il caso in esame vedeva l'invio in ritardo della dichiarazione di un cliente, dovuto alla malattia della dipendente incaricata e da alcuni errori bloccanti.
La Cassazione al termine delle otto pagine di motivazioni, hanno enunciato il principio secondo cui «in tema di sanzioni amministrative comminate, per tardiva trasmissione telematica delle dichiarazioni dei contribuenti, ad un soggetto che svolga professionalmente tale compito, grava su quest'ultimo, per poter andare esente da responsabilità, l'onere della prova di aver esercitato una adeguata diligenza la quale, ai sensi dell'art. 1176 comma 2 c.c., deve essere caratterizzata dalla perizia, che implica che egli non possa addurre quali scusanti né la presenza di disguidi tecnici (nella specie i cosiddetti errori bloccanti), in quanto rientranti fisiologicamente nella sfera di quegli inconvenienti che possono essere efficacemente superati per messo delle conoscenze tecniche attinenti a tale professione, né la malattia, l'infortunio o comunque l'indisposizione di un dipendente o di un qualsiasi collaboratore, in quanto circostanze ampiamente prevedibili che possono essere efficacemente prevenute con l'anticipata individuazione di un eventuale sostituto».
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