Sul “perimetro conoscitivo” del soccorso istruttorio

Simone Abrate
10 Ottobre 2018

L'indicazione delle parti del servizio che devono essere eseguite dai singoli operatori economici facenti parte di un costituendo Rti costituisce un elemento che attiene all'offerta e non al possesso dei requisiti di partecipazione alla gara. Pertanto, in caso di assenza di tale indicazione non è invocabile il soccorso istruttorio ex art. 83, comma 9, c.c.p., vertendosi non già in un caso di assenza di “elementi formali” della domanda, ma in un'ipotesi di omissione di adempimenti “essenziali”. Non rileva, in tale caso, l'inserimento della stessa indicazione nell'offerta economica, in quanto le decisioni sul soccorso istruttorio essere effettuate nell'ambito del “perimetro conoscitivo” acquisito al momento dell'assunzione delle decisioni stesse (nel caso di specie: nella fase di esame della documentazione amministrativa presentata dal Rti).

Il caso. Le ricorrenti, mandataria e mandante di un costituendo Rti, hanno chiesto l'annullamento della propria esclusione, disposta dalla stazione appaltante all'esito dell'apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa. Il costituendo Rti, in particolare, è stato escluso ex art. 48, commi 4, c.c.p., per non aver prodotto la dichiarazione circa la specificazione delle parti del servizio che saranno eseguite dai singoli operatori economici riuniti.

La soluzione del Tar Lazio. Il Tar Lazio ha respinto il ricorso, sulla base del seguente percorso logico.

In primo luogo, il Giudice ha richiamato la natura giuridica della dichiarazione in commento, osservando che essa è stata interpretata dalla giurisprudenza amministrativa quale elemento che attiene all'offerta e che risponde all'esigenza che la stazione appaltante conosca preventivamente la quota-parte del servizio che ciascuna impresa raggruppanda intenda eseguire. È solo attraverso tale dichiarazione, infatti, che le imprese raggruppande assumono un impegno giuridicamente vincolante nei confronti della stazione appaltante in vista dell'eventuale esecuzione del contratto. Tale impegno, pertanto, deve essere già definito al momento in cui si partecipa alla procedura perché in questo modo le imprese raggruppande formalizzano nei loro rapporti e nei confronti della stazione appaltante la misura entro la quale si assumeranno l'esecuzione del contratto.

Conseguentemente, è precluso alla stazione appaltante il ricorso al soccorso istruttorio di cui all'art. 83, comma 9, c.c.p. per integrare le dichiarazioni in parola, poiché tale strumento consentirebbe di mutare le condizioni economiche e di futura esecuzione del contratto attraverso una differente ripartizione delle relative quote. Infatti, prosegue il Tar Lazio, la regolarizzazione dell'offerta“permetterebbe di colmare una lacuna di tipo negoziale che le imprese avrebbero dovuto evitare concordando le quote di esecuzione del servizio a livello individuale e formalizzando tale reciproco impegno in un atto vincolante nei confronti della stazione appaltante”.

Né, infine, rileva l'eventuale inserimento (anche per errore) delle predette dichiarazioni nella busta contenente l'offerta economica, alla luce dell'impossibilità di tener conto del contenuto della busta economica, dovendo le decisioni sul soccorso istruttorio essere effettuate nell'ambito del “perimetro conoscitivo” acquisito al momento dell'assunzione delle decisioni stesse.

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