Multa stradale contestata e annullata: l’esattore risponderà in solido delle spese processuali
11 Ottobre 2018
Se la multa per la violazione del codice della strada viene annullata, può capitare che l'esattore sia ritenuto responsabile in solido al rimborso delle spese legali. Lo rivela la Corte di Cassazione, Sesta Sezione Civile, con l'interessante ordinanza dell'8 ottobre 2018 n. 24678, con la quale i Supremi Giudici hanno respinto il ricorso di Equitalia nei confronti di un Comune: entrambi erano condannati in solido al rimborso delle spese legali sostenute da un automobilista che aveva impugnato, con successo, il verbale di contestazione notificatogli.
Esponendo i diversi orientamenti giurisprudenziali in materia, la Suprema Corte ha evidenziato che «nel giudizio di opposizione a cartella esattoriale relativa al pagamento di sanzione amministrativa, anche quando l'impugnazione sia riconducibile al vizio di notifica del verbale di accertamento presupposto, eseguita dall'ente impositore, l'esattore deve rispondere delle spese processuali nei confronti dell'opponente vittorioso, in base al principio di causalità, che informa quello della soccombenza, perché comunque la lite trae origine dalla notificazione della cartella di pagamento, sebbene eseguita dall'esattore in esecuzione del rapporto che ha ad oggetto il servizio di riscossione, e tenendo peraltro conto che l'esattore, proprio perché ha una generale legittimazione passiva nelle controversie aventi ad oggetto la riscossione delle somme di cui è incaricato, deve rispondere dell'esito della lite pure con riguardo alle spese processuali». |