Le contestazioni sulla possibilità di un concorrente di ricorrere all’avvalimento vanno proposte nel termine di cui all’art. 120, comma 2 bis, c.p.a.

Guido Befani
27 Novembre 2018

L'avvalimento è un requisito che attiene alla soggettività del concorrente, per cui, dal punto di vista logico-giuridico, la contestazione in ordine alla possibilità di un concorrente di ricorrere all'avvalimento rientra pienamente tra le ipotesi di impugnativa sottoposte, a pena di inammissibilità, al termine di trenta giorni di cui all'art. 120 comma 2-bis, d.lgs. n. 104 del 2010.

Nel respingere il ricorso, il Collegio ha avuto modo di rilevare la tardività dei motivi aggiunti addotti a censura dell'operato della stazione appaltante riguardo la verifica dell'ammissibilità dell'istituto dell'avvalimento nel settore dei beni culturali.

Per il Collegio, infatti, l'art. 120, comma 2-bis, del c.p.a. dispone chiaramente che «il provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni ad essa all'esito della valutazione dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali, va impugnato nel termine di trenta giorni decorrente dalla sua pubblicazione sul profilo del committente della stazione appaltante», pertanto, non sussisterebbe alcun dubbio interpretativo sulla qualificazione dell'avvalimento e dell'attestazione SOA come requisiti necessari a dimostrare le caratteristiche soggettive e tecnico-professionali dei soggetti che si candidano a essere parte di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Conseguentemente, a fronte della natura di elemento dell'offerta che afferisce ai requisiti tecnico-sostanziali dell'avvalimento, pur rappresentando un'altra prospettiva da cui guardare al vizio di legittimità dedotto, non elimina la circostanza per cui l'avvalimento stesso è, in primo luogo, un requisito che attiene alla soggettività del concorrente, per cui, dal punto di vista logico-giuridico, rientra pienamente tra le ipotesi di impugnativa sottoposte, a pena di inammissibilità, al termine di trenta giorni di cui all'art. 120 comma 2-bis in parola.

Ciò premesso, trattandosi di motivi che attengono alla stessa ammissione della controinteressata, questi avrebbero dovuto essere sollevati, con la relativa impugnativa, ai sensi dell'art. 120 comma 2-bis c.p.a., entro il trentesimo giorno dalla pubblicazione dei verbali di gara.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.