Nullità parziale del contratto e risarcimento del danno
17 Giugno 2019
Se è nulla una clausola del contratto di lavoro part-time che conseguenze si producono sul rapporto in ordine al diritto del lavoratore alla retribuzione?
In linea con quanto magistralmente affermato dalla Corte costituzionale n. 283 del 2005, la giurisprudenza è concorde nel sostenere che il difetto dei requisiti di forma o contenuto, previsti da norme imperative, comportante la nullità del contratto a tempo parziale, determina una conversione di quest'ultimo in un rapporto full time.
In subiecta materia, deve tenersi a mente che le peculiarità del rapporto, quali la diseguaglianza tra le parti e l'immanenza della persona del lavoratore nel contenuto del contratto, comporta che lo stesso venga regolato soprattutto da fonti "eteronome" ( norme imperative e collettive).
Per tali ragioni non potrebbero operare i generali limiti del principio di conservazione del rapporto, essendo essi strettamente connessi all'identificazione nel contratto della fonte primaria di regolazione.
In punto di retribuzione, considerato il carattere sinallagmatico del rapporto, il lavoratore avrà diritto al risarcimento del danno, commisurato in base alle differenze retributive rispetto all'orario full time non svolto, purché risulti la mora accipiendi di parte datoriale, in coerenza con ilprincipio di corrispettività delle prestazioni.
V. Cass., sez. lav., 30 maggio 2019, n. 14797.
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