Deposito telematico: la notifica si perfeziona al momento dell'emissione della ricevuta di avvenuta consegna
10 Luglio 2019
Deposito del ricorso. La Corte d'Appello di Ancona respingeva l'impugnazione proposta da un cittadino straniero avverso l'ordinanza del Tribunale che ne aveva rigettato la domanda volta ad ottenere il riconoscimento della protezione internazionale. I Giudici territoriali rilevavano che il gravame risultava intempestivo poiché depositato oltre il termine di 30 giorni dalla comunicazione dell'ordinanza impugnata. Avverso la sentenza ha proposto ricorso in Cassazione il richiedente protezione internazionale, sostenendo che l'atto introduttivo fosse stato depositato nei termini, come provato dalla data delle ricevute di accettazione e di consegna apposte sul messaggio PEC, aventi data 26 ottobre 2016. Nessun rilievo doveva invece attribuirsi, secondo il ricorrente, alla comunicazione dell'esito positivo del controllo automatico (riportante data 27 ottobre), attestante l'attività del cancelliere preposto all'accettazione dei depositi telematici che manualmente aveva provveduto a formare il fascicolo d'appello.
Ricevuta di consegna e perfezionamento del deposito. La Cassazione nel ritenere fondato il ricorso, ribadisce il principio per cui nel processo civile telematico, il deposito degli atti si perfeziona quando viene emessa la seconda PEC, ovvero la ricevuta di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata. È a tale data, infatti, che il mittente ha esaurito le operazioni necessarie perché l'invio telematico vada a buon fine e che la comunicazione è entrata nella sfera di conoscibilità del sistema di giustizia. Non osta, al riguardo, che la ricevuta dell'esito dei controlli automatici proveniente dal server della Cancelleria possa essere successiva. |