La similarità delle offerte tecniche non è indice di un centro unico decisionale

Francesca Cernuto
14 Ottobre 2019

Al fine di ritenere integrata la causa di esclusione discendente dall'esistenza di un collegamento sostanziale ex art. 38, comma 1, lett. m) quater D.Lgs. 163/2006 è necessaria un'allegazione probatoria stringente circa la sussistenza di una situazione di influenza dominante ovvero di una condizione di intreccio degli organi amministrativi e di rappresentanza che faccia presumere un reciproco condizionamento tra le offerte, non essendo sufficiente la somiglianza ovvero l'identicità parziale tra le relazioni tecniche presentate dai concorrenti.

Abstract. Al fine di ritenere integrata la causa di esclusione discendente dall'esistenza di un collegamento sostanziale ex art. 38, comma 1, lett. m) quater, d.lgs. n. 163 del 2006 è necessaria un'allegazione probatoria stringente circa la sussistenza di una situazione di influenza dominante ovvero di una condizione di intreccio degli organi amministrativi e di rappresentanza che faccia presumere un reciproco condizionamento tra le offerte, non essendo sufficiente la somiglianza ovvero l'identicità parziale tra le relazioni tecniche presentate dai concorrenti.

Il caso. Una società censura la mancata esclusione dalla gara di due operatori economici i quali, ad avviso della ricorrente, verserebbero in una situazione di collegamento sostanziale ex art. 38, comma 1, lett. m) quater d.lgs. n. 163 del 2006, come comprovato dall'esistenza di plurimi profili di similarità e di parziale identicità tra le rispettive offerte tecniche.

La prova del centro unico decisionale. Il Tar Lazio, nel respingere la censura, si sofferma sul carattere stringente della prova sottesa alla contestazione di un collegamento sostanziale ex art. 38, comma 1, lett. m), quater d.lgs. n. 163 del 2006, che in tanto può dirsi verificato in quanto vi sia una situazione di influenza dominante per l'esistenza di un controllo ex art. 2359 c.c., ovvero si rilevi una comunanza di interessi ravvisabile in un intreccio degli organi amministrativi e di rappresentanza che faccia presumere un reciproco condizionamento tra le offerte.

Nel caso sottoposto all'attenzione del Collegio, deve escludersi che la similarità tra le offerte tecniche possa assurgere al livello di quegli indizi - plurimi, precisi e concordanti - che diano prova di una distorsione dell'andamento della gara in ragione del collegamento tra le società partecipanti.

Conclusioni. La similarità tra le offerte tecniche non può considerarsi elemento di prova sufficiente a dimostrare la sussistenza di un centro unico decisionale tra le imprese concorrenti in gara.

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