L’applicazione del divieto di commistione va effettuata con riguardo alla concludenza degli elementi economici esposti o desumibili dall'offerta tecnica

24 Ottobre 2019

Il divieto di commistione tra offerta tecnica ed economica non è violato ove nell'offerta tecnica siano presenti alcuni elementi economici, resi necessari dagli elementi qualitativi da fornire, purché tali elementi economici non consentano di ricostruire la complessiva offerta economica.

Caso. Una società cooperativa sociale ha contestato, sotto distinti profili, l'aggiudicazione dell'appalto di servizio di «Segretariato Sociale e di Prossimità – Punto Unico di Accesso (PUA)», indetto da Roma Capitale. Tra i diversi motivi di ricorso, la società ricorrente ha censurato la violazione del divieto di commistione tra offerta tecnica ed economica, in quanto la Commissione avrebbe espresso la sua valutazione sull'offerta tecnica dell'aggiudicataria senza rilevare la presenza di elementi tecnicamente non ammissibili né valutabili. In particolare, nell'offerta tecnica dell'aggiudicataria, si evidenziavano i vantaggi dati dall'impiego, per lo svolgimento del servizio, di un mezzo di trasporto dotato di targa CRI e autorizzato come mezzo CRI all'accesso senza alcuna limitazione alle zone a traffico limitato della città. Secondo la ricorrente, da tale indicazione sarebbe derivata una commistione tra offerta tecnica ed economica, considerato che le spese di gestione, tra le quali rientravano quelle di esercizio del mezzo di trasporto impiegato, sarebbero le sole su cui il concorrente avrebbe potuto realmente applicare un ribasso rispetto all'importo a base di gara, stante l'incomprimibilità dei costi del lavoro.

La soluzione. Il T.A.R. Lazio ha respinto tale censura, osservando che la mera indicazione dei vantaggi derivanti dall'impiego di un mezzo di trasporto, dotato di targa CRI, non era di per sé idonea a determinare una commistione indebita tra offerta tecnica e offerta economica, e ciò anche in considerazione del fatto che le spese di gestione non erano le uniche spese suscettibili di ribasso da parte dell'operatore. Il Collegio è giunto a tale conclusione, condividendo l'orientamento del Consiglio di Stato, secondo cui «l'applicazione del divieto di commistione va effettuata in concreto (e non in astratto), con riguardo alla concludenza degli elementi economici esposti o desumibili dall'offerta tecnica, che debbono essere tali da consentire di ricostruire in via anticipata l'offerta economica nella sua interezza ovvero, quanto meno, in aspetti economicamente significativi, idonei a consentire potenzialmente al seggio di gara di apprezzare “prima del tempo” la consistenza e la convenienza di tale offerta» (Cons. Stato, Sez. III, 3 aprile 2017, n. 1530). Non è escluso, pertanto, che possano essere inserite nell'offerta tecnica voci a connotazione (anche) economica o elementi tecnici declinabili in termini economici, se rappresentativi di soluzioni realizzative dell'opera o del servizio oggetto di gara (Cons. Stato, Sez. V, 22 febbraio 2016, n. 703). Il divieto di commistione non è quindi violato ove nell'offerta tecnica siano presenti «alcuni elementi economici, resi necessari dagli elementi qualitativi da fornire, purché tali elementi economici non consentano di ricostruire la complessiva offerta economica» (Cons. Stato, III, 20 gennaio 2016, n. 193).

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