Il vizio di composizione della Commissione giudicatrice per conflitto d’interesse non può essere rilevato nel ricorso avverso gli esiti della gara

Paola Martiello
29 Ottobre 2019

Qualora si voglia eccepire l'incompatibilità di un membro della Commissione giudicatrice, la relativa censura deve essere prospettata con una tempestiva impugnazione della nomina della Commissione stessa, già all'atto della nomina, e non ex post ed in occasione del ricorso avverso gli esiti della gara.

Il caso. La questione affrontata nella pronuncia in commento concerne la possibilità o meno per il ricorrente di eccepire il vizio di composizione della Commissione giudicatrice, per incompatibilità di uno dei commissari, in occasione del ricorso avverso gli esiti della gara.

In particolare, nel caso in esame , il Collegio è chiamato a valutare se tra i motivi di ricorso – essenzialmente legati al calcolo della riparametrazione dei punteggi delle offerte- potesse essere sollevato , in quella sede, anche il presunto conflitto di interessi di uno dei membri della Commissione di gara.

La soluzione: Il Collegio, rigettando il ricorso, ha dichiarato la suddetta censura inammissibile.

Ed infatti, in linea con l'orientamento già espresso dalla Sezione ( cfr. sentenza n. 12450/2017), il Tribunale ha ritenuto la necessità della tempestiva impugnazione della nomina della commissione subito all'atto della nomina e non già ex post, come nel caso di specie, ed in occasione del ricorso averso gli esiti della gara.

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