Sui limiti del diritto di accesso alle offerte dei concorrenti

Giusj Simone
20 Gennaio 2020

L'accoglimento della istanza di accesso presuppone un accurato controllo in ordine alla effettiva utilità della documentazione richiesta che non può attenere all'esigenza dell'istante di difendere i propri interessi in relazione ad altra tipologia di controversia che attiene all'esecuzione del contratto e non al suo affidamento.

Il caso. Nel caso di specie, il TAR fiorentino è chiamato a pronunciarsi sulla legittimità dell'ostensione dell'offerta tecnica del secondo classificato concessa dall'Amministrazione in forma non integrale (recando – a dire di parte ricorrente – numerosi omissis volti a tutelare la segretezza del know how aziendale del predetto secondo classificato) al primo classificato e aggiudicatario, determinatosi a presentare istanza di accesso a seguito del ricorso proposto nei sui confronti (per l'annullamento dell'aggiudicazione) dal medesimo secondo classificato. Parte ricorrente chiede all'adito TAR di ordinare all'Amministrazione la consegna della copia integrale dell'offerta in questione potendo la stessa essergli utile nell'ambito di altra controversia con la medesima Amministrazione attinente alla esecuzione del contratto.

Il principio. Ai sensi dell'art. 53, comma 6, del D.lgs. n. 50/2016, l'accesso alle informazioni fornite nell'ambito dell'offerta o a giustificazione della medesima che costituiscano, secondo motivata e comprovata dichiarazione dell'offerente, segreti tecnici o commerciali può avvenire solo a favore delle imprese concorrenti che abbiano partecipato alla gara ai fini della difesa in giudizio dei propri interessi in relazione alla procedura di affidamento del contratto. L'accoglimento della istanza di accesso presuppone, pertanto, un accurato controllo in ordine alla effettiva utilità della documentazione richiesta che non può attenere all'esigenza di difendere i propri interessi in relazione ad altra tipologia di controversia che attiene all'esecuzione del contratto e non al suo affidamento (in tal senso il pacifico orientamento giurisprudenziale, cfr. ex multis TAR Ancona, Sez. I, 06/02/2015, n. 116).

La sentenza. Orbene, essendo - nel caso di specie - parte ricorrente motivata alla conoscenza integrale della offerta del secondo classificato dalla necessità di difendere i propri interessi in relazione ad una controversia che non afferisce l'affidamento (trattasi di altra tipologia di controversia seppure con la stessa Stazione appaltante e attinente alla esecuzione del contratto scaturito dalla procedura nel cui ambito è stata resa l'offerta in questione), il Collegio ritiene che non sussista in capo alla stessa un interesse difensivo idoneo a superare il segreto industriale opposto dal secondo classificato.

A nulla vale che in corso di giudizio sia intervenuta la risoluzione del contratto, l'affidamento della commessa sia stato disposto in capo al secondo classificato e che detto affidamento sarebbe in corso di impugnazione, non essendo ad ogni modo stato specificato come il documento richiesto potrebbe essere utile nell'ambito del predetto ed ipotetico contenzioso.

Il Collegio, pertanto, condividendo e, per l'effetto, applicando il suesposto principio, respinge il ricorso non ritenendo supportata l'istanza di accesso de quo da un effettivo interesse difensivo in relazione alla procedura di affidamento nel cui ambito è stata resa la documentazione richiesta.

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