Conversione “Decreto milleproroghe”: modifiche all’art. 177 codice dei contratti pubblici

Redazione Scientifica
03 Marzo 2020

Nella Legge di conversione, l. 28 febbraio 2020, n. 8, del d.l. 30 dicembre 2019, n, 162 (cd. “Milleproroghe”) sono state apportate modifiche all'articolo 177, comma 2 del codice dei contratti pubblici, prorogando al 31 dicembre 2021 il termine a decorrere dal quale scatta l'obbligo per i titolari di concessioni già in essere, di affidare mediante procedura ad evidenza pubblica, una quota pari all'80% dei contratti di lavori e servizi.

Concessioni. La Legge 28 febbraio 2020, n. 8 che ha convertito il d.l. 30 dicembre 2019, n. 162, recante «disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica», è intervenuta anche sulle proroghe delle concessioni.

Nel dettaglio, il comma 9-bis dell'art 1, l. n. 8 del 2020 stabilisce che: «All'articolo 177, comma 2, del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, sono apportate le seguenti modificazioni»:

a) le parole: "il 31 dicembre 2020" sono sostituite dalle seguenti: "il 31 dicembre 2021";

b) è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Le concessioni di cui al comma 1, terzo periodo, già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 dicembre 2020

È stato prorogato il termine a decorrere dal quale scatta l'obbligo per i titolari di concessioni già in essere, di affidare mediante procedura ad evidenza pubblica, una quota pari all'80% dei contratti di lavori e servizi.

Per le concessioni autostradali già in essere viene confermato l'obbligo di affidare mediante procedura ad evidenza pubblica, una quota pari al 60% dei contratti di lavori e servizi entro la fine del 2020.

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