La mancanza di una casella sulla piattaforma telematica di negoziazione in cui indicare i costi della manodopera non rende sanabile la loro omessa indicazione

28 Aprile 2020

L'omessa indicazione dei costi della manodopera, benché dovuta alla mancata previsione di una specifica e separata casella ove distintamente inserirli nel modello predisposto sulla piattaforma telematica di negoziazione, non è recuperabile attraverso l'attivazione del meccanismo del soccorso istruttorio, nel caso in cui sia, comunque, possibile una puntuale specificazione degli stessi in sede di descrizione dei “dati dell'offerta”, i cui riquadri sono liberamente compilabili dai concorrenti.

Il caso. Un consorzio, inizialmente collocatosi al primo posto nella graduatoria stilata all'esito della procedura negoziata, indetta da Roma Capitale ai sensi dell'art. 36, comma 2, lett. b), per “l'affidamento del servizio di trasloco, custodia e gestione dell'archivio dell'Avvocatura capitolina”, ha impugnato la sua esclusione dalla gara per la mancata indicazione dei costi di manodopera così come prescritto dall'art. 95, comma 10, del Codice dei contrattie dal disciplinare di gara.

In particolare, secondo il Consorzio ricorrente, l'esclusione era illegittima per:

a) la violazione degli articoli 83, comma 8, e 95, comma 10, del Codice, nonché, tra l'altro, dei principi di tassatività e tipicità delle cause di esclusione, in quanto la comminata sanzione espulsiva non era prevista né dalla legge né dalla lex specialis di gara;

b) la violazione degli artt. 95, comma 10, e 83, comma 9, del Codice, nonché dei principi di legittimo affidamento, trasparenza e massima partecipazione, atteso che la “scheda tecnica” predisposta sul MePA, non prevedendo uno specifico spazio per l'indicazione dei costi della manodopera, aveva determinato perplessità o confusione nel ricorrente, con la conseguenza che la stazione appaltante avrebbe dovuto attivare il meccanismo del soccorso istruttorio invece di procedere direttamente con l'esclusione.

La soluzione Il TAR Lazio non ha condiviso le censure del ricorrente, chiarendo che alla luce dei principi enunciati dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con sentenza del 2 maggio 2019, C-309/18, si è definitivamente chiarito come l'automatismo espulsivo correlato al mancato scorporo nell'offerta economica dei costi inerenti alla manodopera sia conforme al diritto europeo e si applichi, inoltre, a prescindere dalla circostanza che il bando ribadisca espressamente o meno l'obbligo di separata evidenziazione dei costi in questione, essendo a tal fine sufficiente, in virtù del principio di eterointegrazione della lex specialis ad opera della lex generalis, che nella documentazione di gara sia riportata una dicitura per cui, per quanto non espressamente previsto nel bando, nel capitolato e nel disciplinare di gara, debba farsi applicazione delle norme del Codice dei contratti pubblici e, dunque, anche del citato art. 95, comma 10 (in tal senso, da ultimo, Consiglio di Stato, sez. V, 24 gennaio 2020, n. 604).

Il Collegio, infine, ha osservato che quando la lex specialis preveda la necessità di una separata indicazione dei costi della manodopera, è del tutto irrilevante la circostanza che la relativa modulistica non contenga uno spazio specificamente dedicato all'indicazione dei costi della manodopera, non potendo di per sé ingenerare un'obiettiva ambiguità circa la sussistenza di un tale obbligo. Peraltro, nella specie, il modello predisposto sulla piattaforma telematica di negoziazione, pur non prevedendo una specifica e separata casella ove distintamente inserirli, ne consentiva comunque una puntuale specificazione in sede di descrizione dei “Dati dell'offerta”, i cui riquadri erano liberamente compilabili dai concorrenti. In assenza, dunque, di un impedimento assoluto all'assolvimento dell'obbligo di indicare separatamente i costi della manodopera, deve escludersi la possibilità, per la stazione appaltante, di recuperare l'omissione attraverso l'attivazione dell'invocato meccanismo del soccorso istruttorio.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.