Quali fatti sono sintomatici di una grave negligenza professionale?

Francesca Cernuto
10 Giugno 2020

L'obbligo di dichiarazione ex art. 80, co. 5, lett. c) c.c.p. non si estende anche alle penali contrattuali o ai verbali ispettivi del Ministero del Lavoro di cui il concorrente sia stato destinatario, trattandosi di circostanze di per sé inidonee a comprovare una grave negligenza professionale.

Il caso. Una società, classificatasi seconda in graduatoria, impugna l'aggiudicazione disposta in favore di altro concorrente lamentandone la mancata esclusione della gara in violazione dell'art. 80, co. 5, lett. c) d.lgs. 50/2016.

Ad avviso della ricorrente, la stazione appaltante non avrebbe difatti adeguatamente valorizzato, tra gli elementi a comprova della violazione dei doveri professionali e della grave negligenza dell'aggiudicatario, una risoluzione contrattuale intervenuta con altra Amministrazione, l'applicazione delle penali e la notifica di taluni verbali ispettivi adottati dal Ministero del Lavoro.

La natura del giudizio di affidabilità. Nel respingere il ricorso, il Tar Lazio si sofferma preliminarmente sul contenuto discrezionale del giudizio di affidabilità professionale del concorrente il quale è suscettibile di sindacato solo nei limiti in cui emergano evidenti illogicità, irragionevolezza o errori fattuali determinanti.

Senonché il Collegio esclude che vi siano state illegittimità nella valutazione condotta dalla Stazione appaltante la quale, nel concludere per l'affidabilità dell'operatore economico in esito alla risoluzione contrattuale subìta, si è soffermata anche sulle risultanze del giudizio civile ove l'aggiudicataria ha ottenuto un provvedimento di sospensione ai sensi dell'art. 700 c.p.c., laddove, di contro, la ricorrente non ha allegato alcuna circostanza ulteriore idonea a dimostrare l'illogicità o l'erroneità del giudizio espresso dall'Amministrazione.

Sulle penali contrattuali e sui verbali ispettivi del Ministero del Lavoro. Il Tar ritiene peraltro irrilevante che il concorrente sia stato destinatario di eventuali penali, atteso che gli obblighi dichiarativi sono circoscritti alle sole risoluzioni contrattuali, quali circostanze potenzialmente sintomatiche di una grave negligenza professionale.

Alla medesima conclusione il Collegio addiviene anche con riferimento ai verbali ispettivi del Ministero del Lavoro, trattandosi di atti aventi natura procedimentale, inidonei ad incidere sulla situazione giuridica soggettiva fintanto che non sia emessa l'ordinanza-ingiunzione, quale unico atto dotato di efficacia esecutiva.

Conclusioni. L'obbligo dichiarativo ex art. 80, co. 5, lett. c) d.lgs. 50/2016 è circoscritto alle sole risoluzioni e non si estende all'irrogazione di penali e di verbali ispettivi del Ministero del Lavoro, fermo restando la natura fortemente discrezionale del giudizio sull'affidabilità dell'operatore economico condotto dalla stazione appaltante.

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