Sull’obbligo di sopralluogo da parte di tutte le imprese del raggruppamento

Il caso. Un R.T.I. ha chiesto l'annullamento dell'aggiudicazione in favore di una ATI, in quanto il sopralluogo era stato effettuato dal legale rappresentante della capogruppo, “in proprio” e non nella veste di delegato delle mandanti, nonostante il disciplinare di gara prevedesse che nel caso di raggruppamenti, il sopralluogo dovesse essere svolto anche tramite un incaricato per tutti gli operatori economici raggruppati, purché munito delle deleghe di tutti i suddetti operatori.

La soluzione. Il TAR ha respinto tale censura, osservando che secondo la lex specialis, la sanzione dell'esclusione dalla gara sarebbe conseguita soltanto alla mancata effettuazione del sopralluogo assistito obbligatorio e non anche all'omessa allegazione della qualità di delegato delle mandanti in capo al soggetto incaricato di tale adempimento. A diverse conclusioni si sarebbe potuti giungere se il bando avesse previsto che il sopralluogo dovesse essere effettuato da tutte le imprese del raggruppamento costituendo. Peraltro, nella specie, tutte le mandanti del raggruppamento avevano dichiarato, al momento della partecipazione alla gara, di “aver attentamente visitato il sito interessato dai lavori e di averne accertato tutte le circostanze generali e particolari nonché le condizioni che possono influire sulla determinazione della propria offerta quali le condizioni di viabilità, di accesso, di impianto del cantiere e le condizioni del suolo su cui dovranno eseguirsi i lavori”. Tale dichiarazione, quindi, secondo il Collegio, era sufficiente a garantire l'avvenuta realizzazione delle finalità cui era preordinato l'obbligo di sopralluogo, vale a dire la presentazione di un'offerta consapevole e aderente alle specificità dell'appalto.