Una “certificazione” di qualità valida non può che essere considerata utile a conservare senza soluzione di continuità la qualificazione

Redazione Scientifica
11 Settembre 2020

Anche a salvaguardia del principio di proporzionalità, del diritto della concorrenza e delle libertà economiche, una “certificazione” di qualità, ove valida...

Anche a salvaguardia del principio di proporzionalità, del diritto della concorrenza e delle libertà economiche, una “certificazione” di qualità, ove valida, è utile a conservare senza soluzione di continuità la qualificazione dell'impresa, atteso che il suo venir meno può conseguire solo ad un accertamento negativo operato dall'organismo di accreditamento competente

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