La domanda di concordato rende improseguibile il processo esecutivo
12 Novembre 2020
La proposizione di una domanda di concordato preventivo determina, ai sensi dell'art. 168, comma 1, l.fall., non già l'estinzione ma l'improseguibilità del processo esecutivo, ivi compreso quello avente ad oggetto le misure cautelari già ottenute, che entra in una situazione di quiescenza perché i beni che ne costituiscono l'oggetto materiale perdono "de iure" e provvisoriamente la destinazione liquidatoria così come progettata con il pignoramento, o con il sequestro destinato a convertirsi in pignoramento, con la conseguenza che l'esecuzione in questione deve essere sospesa. |