Sull’effettiva impossibilità di indicazione separata del costo della manodopera

Guglielmo Aldo Giuffrè
07 Gennaio 2021

Qualora la lex specialis non consenta agli offerenti l'indicazione dei costi della manodopera all'interno delle rispettive offerte economiche, nessun addebito può essere mosso al concorrente per la loro mancata indicazione.

La questione.

Un'impresa, seconda classificata all'esito di una procedura per la fornitura in noleggio di materassi antidecubito, contestava il provvedimento di aggiudicazione, lamentando l'assegnazione all'altro concorrente del medesimo punteggio massimo per l'offerta tecnica e la mancata separata indicazione dei costi della manodopera.

I precedenti.

Il TAR ha ricordato la recente giurisprudenza secondo cui, in caso di oggettiva impossibilità per il candidato di indicare il costo del lavoro, l'Amministrazione, anche secondo la Corte di Giustizia (CGUE, Sez. IX, 2 maggio 2019, causa C-309/18), “ha il potere di accordare la facoltà di sanare la propria posizione e di ottemperare agli obblighi previsti dalla legislazione nazionale in materia entro un termine stabilito dalla stessa amministrazione aggiudicatrice” (Cons. giust. amm. Sicilia, sez. giurisd., 7 gennaio 2020, n. 19), dal momento che, come confermato anche da Cons. Stato, Ad. Plen., 2 aprile 2020, n. 7, “La mancata indicazione separata dei costi della manodopera, in un'offerta economica presentata nell'ambito di una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico, comporta l'esclusione della medesima offerta senza possibilità di soccorso istruttorio, anche nell'ipotesi in cui l'obbligo di indicare i suddetti costi separatamente non fosse specificato nella documentazione della gara d'appalto, sempreché tale condizione e tale possibilità di esclusione siano chiaramente previste dalla normativa nazionale relativa alle procedure di appalti pubblici espressamente richiamata in detta documentazione; tuttavia, se le disposizioni della gara d'appalto non consentono agli offerenti di indicare i costi in questione nelle loro offerte economiche, i principi di trasparenza e di proporzionalità devono essere interpretati nel senso che essi non ostano alla possibilità di consentire agli offerenti di sanare la loro situazione e di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa nazionale in materia entro un termine stabilito dall'amministrazione aggiudicatrice”.

La decisione.

Il collegio ha quindi osservato che, da un esame della documentazione versata in atti (modello dell'offerta economica), risultava effettivamente e materialmente non percorribile – data soprattutto la mancanza di una voce specifica inserita nel predetto modello nonché l'impossibilità di alterare il formato a tal fine predisposto dalla stazione appaltante – la strada della separata indicazione dei costi della manodopera, sicché nessun addebito poteva essere mosso al concorrente.

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