Divieto licenziamenti e dirigenti: è ragionevole l'esclusione?
22 Marzo 2021
Il divieto di licenziamento attualmente prorogato sino al 31 marzo 2021 può ritenersi esteso anche alla categoria dei dirigenti nonostante l'espresso riferimento all'art. 3 l. n. 604/1966?
La l. n. 178/2020 al comma 310 dispone che fino al 31 marzo 2021 è “preclusa al datore di lavoro […] la facoltà di recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell'articolo 3 della legge 15 luglio 1966,n. 604”.
Il riferimento da parte del Legislatore a quest'ultima disposizione normativa ha determinato alcuni dubbi interpretativi circa la estensione o meno del divieto anche alla categoria dei dirigenti.
La giurisprudenza esclude l'applicabilità a questi ultimi della disciplina limitativa dei licenziamenti, discostandosi la nozione di giustificatezza del recesso da quella di giustificato motivo (Cass. n.9665/2019).
Tuttavia non è possibile escludere in termini assoluti che il riferimento all'art. 3 l. n. 604/66 sia da circoscrivere alle ragioni determinanti il recesso datoriale e non anche a determinate categorie di lavoratori.
Sul punto si è espresso il Tribunale di Roma (ord. del 26 febbraio 2021): facendo leva sulla ratio legis, il giudice capitolino ha ritenuto che il “blocco” dei licenziamenti sia finalizzato ad evitare – in via provvisoria – le conseguenze economiche derivanti dalla pandemia ed incidenti direttamente sui posti di lavoro.
L'esigenza di evitare che il “danno pandemico” venga a gravare sui lavoratori sussisterebbe anche per i dirigenti i quali, in ogni caso, sono tutelati dal divieto posto dal comma 309 della L. n. 178/2020 (licenziamento collettivo).
Tale tesi potrebbe essere corroborata anche facendo riferimento al messaggio INPS n. 4464 del 26 novmebre 2020: l'Istituto ha dichiarato espressamente che anche il personale dirigente, eventualmente aderente agli accordi di cui all'art. 14, comma 3 d.l. n. 104/2020, ove ricorrano gli altri presupposti di legge, può accedere all'indennità di disoccupazione Naspi, il che potrebbe rafforzare la tesi ermeneutica espressa dal Tribunale di Roma circa l'inclusione di tale categoria di lavoratori nel divieto di licenziamento per ragioni di carattere economico-organizzativo.
V. anche, G. Bulgarini D'Elci, Il divieto dei licenziamenti economici in pendenza di pandemia si applica (anche) ai dirigenti (nota a Tribunale Roma, 26 marzo 2021). |