Avvio nazionale della gestione digitale delle sentenze per i giudici: il decreto del MEF

21 Maggio 2021

A partire da giugno anche i giudici tributari potranno utilizzare a pieno gli strumenti digitali e telematici per svolgere il proprio lavoro, potendo non solo effettuare anche a distanza le udienze, ma gestendo in modalità totalmente informatizzata i provvedimenti che vengono adottati al termine delle stesse.

A partire da giugno anche i giudici tributari potranno utilizzare a pieno gli strumenti digitali e telematici per svolgere il proprio lavoro, potendo non solo effettuare anche a distanza le udienze, ma gestendo in modalità totalmente informatizzata i provvedimenti che vengono adottati al termine delle stesse.
La gestione digitale dei provvedimenti giurisdizionali (o PGD) era già stata resa possibile con il DM n. 44 del 6 novembre 2020, ma risultava operativa solo nelle due Commissioni Tributarie di Roma. Con l'attuale decreto, su richiesta del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, l'estensione nazionale, prevista in origine dal 1° giugno per tutte le altre sedi giudicanti, viene effettuata con gradualità in tre scaglioni da giugno a dicembre, dando priorità alla necessaria formazione dei giudici tributari all'utilizzo del nuovo applicativo del Processo Tributario Telematico.

La lacuna creatasi dalla possibilità di trattazione telematica delle udienze tributarie, durante l'emergenza epidemiologica da Covid-19 dapprima ed a regime con l'adozione del decreto n. 44 del 6 novembre 2020, e l'impossibilità di gestire i conseguenti provvedimenti con la stessa modalità digitale, sarà finalmente superata a partire dal 1° giugno 2021, con l'entrata in vigore del medesimo decreto, come però modificato da quello appena pubblicato.

La vera novità introdotta dalla norma in questione è che, su iniziativa del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, l'Organo di autogoverno dei giudici tributari, viene data la giusta importanza alla necessità di assicurare che il provvedimento normativo non sia una scatola vuota, ma un reale strumento operativo e, quindi, che l'entrata in vigore di esso sia supportata da una adeguata formazione informatica del corpo giudicante che deve utilizzare il PGD.

Difatti, ai sensi dell'art. 1 del DM RR553/2021 l'entrata in vigore della gestione digitale dei provvedimenti giurisdizionali PGD nelle varie Commissioni Tributarie avverrà:

a) il 1° dicembre 2020 presso la Commissione tributaria provinciale di Roma e la Commissione tributaria regionale per il Lazio;

b) il 1° giugno 2021 presso le Commissioni tributarie provinciali di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, nonché presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali delle regioni Calabria, Campania, Lombardia, Puglia e Sicilia;

c) il 1° ottobre 2021 presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali delle regioni Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Toscana e Veneto;

d) il 1° dicembre 2021 presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali delle regioni Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Sardegna, Umbria, Valle d'Aosta, nonché presso le Commissioni di primo e secondo grado di Trento e Bolzano.”

Scopo principale dell'applicativo è di consentire ai Presidenti di collegio ed ai Relatori dei collegi giudicanti, per quanto di competenza, la consultazione dei fascicoli connessi ai singoli RG, per le cause in calendario e per quelle già trattate, la consultazione o redazione da remoto dei provvedimenti giurisdizionali, la consultazione o sottoscrizione dei verbali di udienza, il deposito telematico dei provvedimenti di competenza, compilati e firmati digitalmente, con successivo inserimento automatico nel fascicolo informatico.

L'applicativo PGD, inoltre, rende realmente possibile la ulteriore forte velocizzazione delle cause tributarie, eliminando i tempi morti dipendenti dalla necessità per i giudici tributari, ancora oggi anacronisticamente presente, di doversi recare fisicamente nelle sedi di Commissione Tributaria per prendere e depositare le sentenze, facendo sì che a volte nel passaggio dalla firma del relatore a quella del Presidente intercorressero settimane, se non mesi.

Da giugno, con il PGD, nel momento in cui il relatore e il Presidente appongono la firma digitale sulla sentenza, istantaneamente essa è disponibile per il deposito finale e l'nvio alle parti della comunicazione di avvenuto deposito, con anche il testo integrale della sentenza stessa.

A partire da gennaio 2022, quando sarà a regime in tutte le Commissioni Tributarie e, grazie alla preventiva formazione effettuata dal Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, tutti i giudici saranno in grado di utilizzarlo appieno, i tempi della giustizia tributaria potrebbero ridursi drasticamente ed arrivare ad assicurare un giudicato tra primo e secondo grado entro massimo due anni dal deposito del primo ricorso.

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