Gravi illeciti professionali rilevanti, l'elencazione dell'art. 80 comma 5 lett. c), d.lgs. n. 50 del 2016, non è tassativa

Guido Befani
08 Giugno 2021

Il giudizio su gravi illeciti professionali è espressione di ampia discrezionalità da parte della P.A. cui il legislatore ha voluto riconoscere un ampio margine di apprezzamento circa la sussistenza del requisito dell'affidabilità dell'appaltatore; ne consegue che il sindacato che il Giudice amministrativo è chiamato a compiere sulle motivazioni di tale apprezzamento deve essere mantenuto sul piano della “non pretestuosità” della valutazione degli elementi di fatto compiuta e non può pervenire ad evidenziare una mera "non condivisibilità" della valutazione stessa.

Nel rigettare l'appello per infondatezza, il Collegio ha avuto modo di rilevare come gli elementi di fatto posti dalla stazione appaltante alla base dell'impugnata revoca dell'affidamento (per violazione degli obblighi preliminari alla stipulazione dei nuovi contratti, nonché per pregressi inadempimenti attuati nell'esecuzione dei contratti in corso), denotino un'evidente situazione di crisi finanziaria della società ricorrente, giustificano il giudizio sulla non piena affidabilità di questa in ordine alla corretta esecuzione dei servizi da appaltare, tenendo conto proprio del carattere non tassativo, ma meramente esemplificativo delle ipotesi indicate dall'art. 80, co. 5 lett. c) del d.lgs. n. 50 del 2016.

Per il Collegio, infatti, è infondata la doglianza sulla presunta tipicità delle cause di esclusione previste dall'art. 80, comma 5, lett. c) del d.lgs. n. 50 del 2016, dovendosi al riguardo confermare il generale principio per il quale l'elencazione dei gravi illeciti professionali rilevanti, contenuta nella lett. c), del comma 5, dell'art. 80, è da considerarsi “meramente esemplificativa” per come è fatto palese sia dalla possibilità della stazione appaltante di fornire la dimostrazione (dell'illecito professionale) “con mezzi adeguati”, sia dall'incipit della disposizione (“Tra questi (id est, gravi illeciti professionali ) rientrano: [….]”che precede l'elencazione. Quest'ultima, oltre ad individuare a titolo esemplificativo, gravi illeciti professionali rilevanti, ha anche lo scopo di alleggerire l'onere della stazione appaltante di fornirne la dimostrazione con “mezzi adeguati”.

In questo senso, “le significative carenze nell'esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione” rilevano se anche singolarmente costituiscano un grave illecito professionale ovvero se siano sintomatiche di persistenti carenze professionali, come riconosciuto anche al punto 2.2.1.2 delle linee-guida ANAC n. 6 del 2016-2017, laddove il successivo punto 2.2.1.3 delle stesse linee-guida comprende nell'elencazione delle significative carenze rilevanti, tra le altre, il singolo inadempimento di una obbligazione contrattuale o l'adozione di comportamenti scorretti o il ritardo nell'adempimento.

Tali conclusioni, pertanto, sono coerenti con l'interpretazione pregiudiziale del giudice eurounitario (Corte giust. UE, sez. IV, 19 giugno 2019, C-41/18, Meca s.r.l.), in base alla quale la valutazione sulla sussistenza di gravi illeciti professionali spetta in via esclusiva alla stazione appaltante, costituendo una scelta ampiamente discrezionale; da ciò consegue che il sindacato del giudice amministrativo sulle relative motivazioni non può che limitarsi al riscontro “esterno” della non manifesta abnormità, contraddittorietà o contrarietà a norme imperative di legge nella valutazione degli elementi di fatto.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.