CIG – Malattia: mutamento del titolo dell'assenza

13 Settembre 2021

Può il lavoratore essere licenziato per superamento del periodo di comporto se, assente per malattia, è stato posto dal datore, insieme ad altri dipendenti, in CIG ordinaria durante il periodo di emergenza epidemiologica?

Può il lavoratore essere licenziato per superamento del periodo di comporto se, assente per malattia, è stato posto dal datore, insieme ad altri dipendenti, in C.I.G. ordinaria durante il periodo di emergenza epidemiologica?

Con un proprio messaggio del 30 aprile 2020, l'INPS, nell'interpretare la disposizione di cui all'art. 3, co. 7, D.lgs. n. 148/2015, ha ritenuto che, qualora lo stato di malattia sia precedente l'inizio della sospensione dell'attività lavorativa, si avranno due casi: se la totalità del personale in forza all'ufficio, reparto, squadra o simili cui il lavoratore appartiene ha sospeso l'attività, anche il dipendente in malattia entrerà in C.I.G. dalla data di inizio della stessa; qualora, invece, non venga disposta una sospensione totale nei termini di cui sopra, il lavoratore continuerà a beneficiare dell'indennità di malattia.

Relativamente all'art. 3, co. 7 prefato, tuttavia, si è ritenuto che il Legislatore abbia inteso esclusivamente prevedere una diversa “imputazione” della prestazione economica, che resta, comunque, di competenza dell'I.N.P.S., senza incidere sul comporto o, meglio, sul titolo dell'assenza e sulla sua rilevanza nello svolgimento del rapporto di lavoro.

Deve escludersi, infatti, che il datore possa mutare autonomamente il titolo dell'assenza quando il lavoratore è in malattia, ciò configurando un inammissibile riconoscimento in capo allo stesso di un potere extra ordinem.

Parimenti da escludere è che la normativa suddetta, finalizzata ad imprimere una particolare connotazione alla prestazione economica erogata dall'I.N.P.S. in caso di C.I.G. sopravvenuta durante la malattia, possa determinare il mutamento del titolo dell'assenza anche per finalità diverse da quelle espressamente previste dalla Legge, rectius determinazione del superamento o meno del periodo di comporto.

Il mutamento del titolo dell'assenza, si precisa, è ammesso solo ove sia il lavoratore stesso a richiederlo (es. richiesta di ferie – si veda: Cass., n. 29317/2008, Cass. n. 5078/2009; Cass. n. 1447/2013; Cass., n.19062/2020). In merito: Tribunale di Foggia ord. del 17 luglio 2021; Tribunale di Pesaro sent. n. 16 del 20 gennaio 2021.

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