Clausole escludenti ed onere di immediata impugnazione

Cecilia Valeria Sposato
18 Ottobre 2021

Il termine per impugnare le clausole relative ai requisiti di partecipazione alla gara decorre dalla data di pubblicazione del bando, essendo da quel momento preclusa la partecipazione alla procedura all'operatore sprovvisto dei requisiti medesimi.

La questione oggetto del giudizio. La vicenda trae origine dalla revoca dell'aggiudicazione, già disposta a favore della ricorrente, di un appalto rientrante nell'ambito dei settori speciali, all'esito di una gara cui aveva partecipato, oltre alla società ricorrente, soltanto un'altra società.

La revoca era stata disposta, in particolare, a seguito dell'accertamento del mancato possesso, da parte della ricorrente, dei requisiti di capacità tecnica e professionale previsti dal bando di gara.

La Società pertanto, impugnava il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione, lamentando in particolare – ed in subordine agli altri motivi di diritto prospettati – che, pure a voler ritenere “corretta” l'interpretazione fornita dalla stazione appaltante, cui era seguita la sua esclusione dalla gara, questa sarebbe risultata comunque in contrasto con gli artt. 97 Cost. e 83 e ss. d.lgs. n. 50/16.

Secondo la ricorrente, infatti, il requisito di capacità tecnica richiesto avrebbe consentito la partecipazione di un solo operatore (ovvero la controinteressata), con la conseguenza che la lex specialis sarebbe risultata ingiustificatamente restrittiva della concorrenza.

Il ragionamento del Collegio.Il TAR Lazio dichiara irricevibile il ricorso proposto dalla Società aderendo, in ordine alle clausole c.d. “escludenti”, all'orientamento già fatto proprio dall'Ad. Plen. n. 1/2003 e n. 4/2018 ed evidenziando, in particolare, che le clausole relative ai requisiti di partecipazione alla gara, quale quella oggetto di causa, precludono immediatamente la partecipazione alla procedura all'operatore che ne è privo e sono pertanto soggette all'onere di immediata impugnazione.

L'asserita lesività di tali clausole non si manifesta infatti per la prima volta con l'aggiudicazione (né tantomeno con la sua revoca), bensì in un momento anteriore: quello in cui tali requisiti sono stati assunti come regole per la partecipazione alla gara.

Conclusioni. In definitiva, come ribadito dall'ormai consolidato orientamento dei giudici di legittimità, ciò che appare decisivo al fine di affermare l'onere di immediata impugnazione delle clausole che prescrivono requisiti di partecipazione è il fatto che esse, oltre a manifestare immediatamente la propria attitudine lesiva, sono legate a condizioni del soggetto partecipante che preesistono alla gara stessa, e non condizionate dal suo svolgimento e, perciò, in grado di ledere immediatamente e direttamente l'interesse sostanziale del soggetto che ha chiesto di partecipare alla gara od alla procedura concorsuale.

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