Conversione in legge con modifiche del “Decreto Milleproroghe” (legge n. 15/2022)

Redazione Scientifica
08 Marzo 2022

La legge 25 febbraio 2022, n. 15 , pubblicata sulla G.U. Serie Generale n. 49 del 28 febbraio 2022 - Suppl. Ordinario n. 8, ha convertito con modifiche il D.L. 30 dicembre 2021, n. 228 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” (c.d. Decreto Milleproroghe”).

La legge 25 febbraio 2022, n. 15, pubblicata sulla G.U. Serie Generale n. 49 del 28 febbraio 2022 - Suppl. Ordinario n. 8, ha convertito con modifiche il D.L. 30 dicembre 2021, n. 228 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi” (c.d. Decreto Milleproroghe”).

Si segnalano di seguito le disposizioni che incidono nella materia dei contratti pubblici.

  • Proroga degli accordi quadro e convenzioni delle centrali di committenza in ambito digitale

La legge di conversione n. 15/2022 ha modificato l'art. 31-bis del d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (Decreto semplificazioni), convertito, con modificazioni, dalla l. 11 settembre 2020, n. 120, in materia di proroga degli accordi quadro e convenzioni delle centrali di committenza in ambito digitale:

Art. 1-quinquies (Proroga di accordi quadro e convenzioni delle centrali di committenza in ambito digitale): “1. Dopo l'articolo 31 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, è inserito il seguente: "Art. 31-bis (Proroga di accordi quadro e convenzioni delle centrali di committenza in ambito digitale). - 1. In conseguenza dell'ampia adesione delle pubbliche amministrazioni e tenuto conto dei tempi necessari all'indizione di nuove procedure di gara, gli accordi quadro e le convenzioni di cui all'articolo 3, comma 1, lettere cccc) e dddd), del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nel settore merceologico "Informatica, elettronica, telecomunicazioni e macchine per l'ufficio", che siano in corso alla data di entrata in vigore della presente disposizione e che alla medesima data risultino esauriti, sono prorogati, con i medesimi soggetti aggiudicatari e nel limite massimo del 50 per cento del valore iniziale, fino all'aggiudicazione delle nuove procedure di gara e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2022, al fine di non pregiudicare il perseguimento, in tutto il territorio nazionale, dell'obiettivo di transizione digitale previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza".

  • Disposizioni urgenti per la liquidità delle imprese appaltatrici

Non ha subito modifiche l'art. 3 comma 4 del D.L. 30 dicembre 2021, n. 228, il quale ha disposto la modifica dell'art. 207, comma 1, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. “Decreto rilancio”) recante “Disposizioni urgenti per la liquidità delle imprese appaltatrici”

L'art. 4, comma 1 del d.l. n. 228/2021 stabilisce che “All'articolo 207, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, relativo alla liquidità delle imprese appaltatrici, le parole «31 dicembre 2021» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2022»”.

Il richiamato art. 207 stabilisce dunque che “1. In relazione alle procedure disciplinate dal decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, i cui bandi o avvisi, con i quali si indice una gara, sono già stati pubblicati alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, alle procedure in cui, alla medesima data, siano già stati inviati gli inviti a presentare le offerte o i preventivi, ma non siano scaduti i relativi termini, e in ogni caso per le procedure disciplinate dal medesimo decreto legislativo avviate a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla data del 31 dicembre 2022 , l'importo dell'anticipazione prevista dall'articolo 35, comma 18, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, può essere incrementato fino al 30 per cento, nei limiti e compatibilmente con le risorse annuali stanziate per ogni singolo intervento a disposizione della stazione appaltante.

2. Fuori dei casi previsti dal comma 1, l'anticipazione di cui al medesimo comma può essere riconosciuta, per un importo non superiore complessivamente al 30 per cento del prezzo e comunque nei limiti e compatibilmente con le risorse annuali stanziate per ogni singolo intervento a disposizione della stazione appaltante, anche in favore degli appaltatori che abbiano già usufruito di un'anticipazione contrattualmente prevista ovvero che abbiano già dato inizio alla prestazione senza aver usufruito di anticipazione. Ai fini del riconoscimento dell'eventuale anticipazione, si applicano le disposizioni di cui al secondo, al terzo, al quarto e al quinto periodo dell'articolo 35, comma 18 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e la determinazione dell'importo massimo attribuibile viene effettuata dalla stazione appaltante tenendo conto delle eventuali somme già versate a tale titolo all'appaltatore”.

  • Procedure di pagamento e esecuzione degli interventi di edilizia scolastica a cura degli enti locali

Non ha subito modifiche l'art. 5, comma 1 del D.L. 30 dicembre 2021, n. 228 in materia di proroga di termini in materia di istruzione il quale stabilisce che1. I termini di cui ai commi 4 e 5 dell'articolo 232 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, relativi ad interventi di edilizia scolastica, sono prorogati al 31 marzo 2022.

In particolare i richiamati commi 4 e 5 dell'art. 232 del d.l. n. 34/2020 c.d. “D.L. Rilancio” stabiliscono che: “4. Al fine di semplificare le procedure di pagamento a cura degli enti locali per interventi di edilizia scolastica durante la fase emergenziale da Covid-19, per tutta la durata dell'emergenza gli enti locali sono autorizzati a procedere al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori anche in deroga ai limiti fissati per gli stessi nell'ambito dei contratti di appalto. (…).

5. Al fine di accelerare l'esecuzione degli interventi di edilizia durante la fase emergenziale di sospensione delle attività didattiche, per tutti gli atti e i decreti relativi a procedure per l'assegnazione delle risorse in materia di edilizia scolastica i concerti e i pareri delle Amministrazioni centrali coinvolte sono acquisiti entro il termine di 10 giorni dalla relativa richiesta formale. Decorso tale termine, il Ministero dell'istruzione indice nei tre giorni successivi apposita conferenza di servizi convocando tutte le Amministrazioni interessate e trasmettendo contestualmente alle medesime il provvedimento da adottare”.

  • Proroga delle concessioni di impianti sportivi per le associazioni sportive dilettantistiche

La l. 25 febbraio 2022, n. 15 ha modificato l'art. 14, comma 4-quater, del D.L. n. 228/2021. Nel dettaglio viene stabilito che “Al comma 1 dell'articolo 10-ter del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, le parole: 'sono prorogate fino al 31 dicembre 2023' sono sostituite dalle seguenti: 'sono prorogate fino al 31 dicembre 2025' ".

Il richiamato art. 10-ter del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, prevede dunque che “Al fine di sostenere le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro colpite dall'emergenza epidemiologica da COVID-19, le concessioni a tali associazioni degli impianti sportivi ubicati su terreni demaniali o comunali, che siano in attesa di rinnovo o scadute ovvero in scadenza entro il 31 dicembre 2021, sono prorogate fino al 31 dicembre 2025, allo scopo di consentire il riequilibrio economico-finanziario delle associazioni stesse, in vista delle procedure di affidamento che saranno espletate ai sensi delle vigenti disposizioni legislative".

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.