Codice Penale art. 518 terdecies - Devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici 1

Francesca Romana Fulvi

Devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici1

[I]. Chiunque, fuori dei casi previsti dall'articolo 285, commette fatti di devastazione o di saccheggio aventi ad oggetto beni culturali o paesaggistici ovvero istituti e luoghi della cultura è punito con la reclusione da dieci a sedici anni.

[1] Articolo inserito dall'art. 1, comma 1, lett. b), della l. 9 marzo 2022, n. 22, in vigore dal 23 marzo 2022.

competenza: Trib. collegiale

arresto: facoltativo 

fermo: consentito

custodia cautelare in carcere: consentita

altre misure cautelari personali:  consentite  

procedibilità: d’ufficio

Inquadramento

L'art. 518-terdecies punisce la devastazione ed il saccheggio di beni culturali e paesaggistici ed è stato recentemente inserito all'interno del codice penale ad opera dell'art. 1, comma 1, lett. b), della legge 9 marzo 2022, n. 22. Per un commento sulla ratio della l. n. 22/2022, entrata in vigore dal 23 marzo 2022, e sulle finalità della riforma cfr. sub art. 518-bis.

Anche la devastazione ed il saccheggio di beni culturali e paesaggistici – come alcune fattispecie di cui ai precedenti e successivi articoli - è, infatti, un delitto di nuovo conio la cui formulazione riproduce quella già adottata per l'ipotesi “base” di devastazione e saccheggio di cui all'art. 419 c.p., specificando, però, l'oggetto materiale (i beni culturali e paesaggistici e gli istituti e luoghi della cultura) e prevedendo una pena più severa (la reclusione da dieci a sedici anni in luogo della reclusione da otto a quindici anni).

La ratio della disposizione s'individua nell'esigenza di rafforzare gli strumenti di protezione dei beni culturali e paesaggistici nonché gli istituti e luoghi della cultura sanzionando attraverso una disposizione ad hoc una serie di condotte tutte finalizzate a lederne l'integrità e che realizzano tutte una forma di danneggiamento e di deterioramento dei beni culturali e paesaggistici, ma con intensità lesive diverse. L'art. 518 terdecies, infatti, s'inserisce in un sistema progressivo di tutela di cui fa parte anche l'art. 518-duodecies. La previsione, poi, di un trattamento sanzionatorio più grave sembrerebbe maggiormente rispondente al dettato costituzionale ed europeo e alla rilevanza del bene giuridico tutelato, il patrimonio culturale.

L'art. 518-decies chiarisce subito in apertura l'ambito di applicazione della fattispecie, ovvero fuori dai casi previsti dall'art. 285, in analogia con l'art. 419. L’art. 518-decies chiarisce subito in apertura l’ambito di applicazione della fattispecie, ovvero fuori dai casi previsti dall’art. 285, in analogia con l’art. 419, per cui sanziona possono incidere sia sulla conservazione che sul pubblico godimento del patrimonio culturale, senza tuttavia attentare alla sicurezza dello Stato.

La formulazione speculare alle ipotesi di devastazione e saccheggio ex art. 419 consente di applicare, in via interpretativa, gli orientamenti giurisprudenziali e dottrinari maturatesi in relazione al predetto reato, tenendo conto della peculiarità dell'oggetto di reato.

L'art. 3 della succitata l. n. 22/2022, poi, ha incluso il delitto di cui all'art. 518-terdecies nel catalogo dei reati dalla cui commissione può scaturire l'applicazione di sanzioni pecuniarie ed interdittive in capo agli enti attraverso l'inserimento dell'art. 25-duodevicies all'interno del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 (in particolare, l'art. 25-duodevicies comma 1 prevede proprio per il delitto di cui all'art. 518-terdecies la sanzione pecuniaria da cinquecento a mille quote e al comma 2 la sanzione dell'interdizione definitiva dall'esercizio dell'attività ai sensi dell'articolo 16, comma 3 d.lgs. n. 231/01 se l'ente o una sua unità organizzativa viene stabilmente utilizzato allo scopo unico o prevalente di consentire o agevolare la commissione del delitto di riciclaggio).

Bene giuridico

Il reato de quo si caratterizza per essere plurioffensivo: da un lato lede il c.d. patrimonio culturale, direttamente tutelato dall'art. 9 della Costituzione, dall'altro l'ordine pubblico. Cfr. sub art. 518-bis.

Soggetti

 

Soggetto attivo

Trattasi di reato comune: può essere, infatti, commesso da “chiunque”.

Soggetto passivo

Cfr. sub art. 518-bis.

Elemento oggettivo

 

Oggetto materiale

Oggetto materiale del delitto previsto dall'art. 518- terdecies sono i beni culturali e quelli paesaggistici (per la cui nozione cfr. sub art. 518-bis) e gli istituti e luoghi di cultura. L'art. 101 del d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 individua quest'ultimi nei musei, nelle biblioteche e negli archivi, nelle aree e nei parchi archeologici, nei complessi monumentali e al comma 2 ne riporta la nozione.

Condotta

Trattasi di reato a forma libera in quanto in quanto le modalità di realizzazione delle condotte di devastazione e saccheggio possono essere le più diverse (dispersione, incendio, rapina, etc.), purché nel loro insieme suscettibili di compromettere l’integrità dei beni culturali e paesaggisti e degli istituti e luoghi di cultura o di sottrarli concretamente ai loro possessori. Per ulteriori approfondimenti cfr. sub art. 419.

Elemento psicologico

 

Il dolo

I delitti previsto dall'art. 518- terdecies sono entrambi puniti a titolo di dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di devastare o saccheggiare un bene culturale o paesaggistico o un istituto o luogo di cultura.

Consumazione e tentativo

 

Consumazione

Si ha consumazione quando il bene culturale o paesaggistico o l’istituto o luogo di cultura viene danneggiato nella sua integrità o sottratto al suo possessore ed i fatti di danneggiamento giungono a tale livello da integrare anche un pericolo concreto per la sicurezza collettiva.

Tentativo

Il tentativo è ammissibile e si configura in presenza di fatti idonei e diretti in modo non equivoco a realizzare una devastazione o un saccheggio. I singoli fatti di furto o danneggiamento che siano stati fino a quel momento realizzati dovranno dunque ritenersi assorbiti nel delitto tentato di devastazione o saccheggio.

Forme di manifestazione

 

Circostanze speciali

Al reato de quo, infine, si riferiscono anche le circostanze aggravanti speciali di cui all’art. 518-sexiesdecies e quelle attenuanti speciali di cui all’art. 518-septiesdecies, a cui si rinvia.

Concorso di reati

 

Devastazione e saccheggio

Il delitto di pone in rapporto di specialità con la devastazione e saccheggio comune in quanto l’oggetto materiale del reato è costituito dal bene culturale o paesaggistico o un istituto o luogo di cultura.

Confisca

Cfr. sub art. 518-duodevicies.

Bibliografia

Cfr. sub art. 518-bis cp.

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