Sopravvenienze attive in sede di concordato: la Risposta dell'Agenzia delle Entrate
26 Aprile 2022
Con l' interpello n. 201 del 20 aprile 2022 in tema di sopravvenienze attive in sede di concordato preventivo l'Agenzia delle Entrate chiarisce che le riduzioni dei debiti dell'impresa che emergono successivamente alla omologazione del concordato preventivo per effetto di accordi successivi non previsti dal piano danno origine a sopravvenienze attive interamente imponibili (art. 88, comma 4 ter, TUIR). L'istante chiedeva di conoscere: a) se le sopravvenienze attive derivanti dalla riduzione del debito a seguito di transazioni post omologa siano esenti da tassazione e b) se l'eventuale residuo attivo esistente al termine della procedura sia da assoggettare a tassazione. L'Agenzia delle Entrate chiarisce che le riduzioni dei debiti dell'impresa che emergono successivamente alla omologazione del concordato preventivo per effetto di accordi transattivi successivi o per altri eventi non contemplati nel piano originario danno origine a sopravvenienze attive interamente imponibili, in quanto si tratta di componenti di reddito che esulano dall'originario concordato omologato, benchè conseguite in fase di esecuzione di concordato. Inoltre, l'Agenzia delle Entrate in relazione al punto b) ritiene che l'eventuale residuo attivo che potrebbe emergere a conclusione del riparto del ricavato della liquidazione ha rilevanza ai fini fiscali. |