Attestazione di conformità di un provvedimento del Giudice di Pace inviato via PEC dalla Cancelleria
23 Maggio 2022
Ho ricevuto comunicazione a mezzo PEC di un provvedimento assunto dal Giudice di Pace. Poiché sono stato onerato della notifica e il provvedimento mi è stato comunicato in forma integrale, posso attestarne la conformità e procedere con la notifica per via telematica? Ove non sia possibile procedere con tale modalità, posso chiedere il rilascio di una copia autentica alla cancelleria e notificarla a mezzo PEC?
La risposta alla prima domanda non può essere positiva. Invero, la norma che si occupa delle attestazioni di conformità dei documenti estratti dal fascicolo telematico, ovvero l'art. 16-bis, comma 9-bis del d.l. n. 179/2012, specifica che tale attività è prevista unicamente per atti e provvedimenti “presenti nei fascicoli informatici o trasmessi in allegato alle comunicazioni telematiche dei procedimenti indicati nel presente articolo”. Nel caso prospettato, pur essendo in possesso di copia integrale del provvedimento, sarà necessario chiedere il rilascio di copia autentica alla Cancelleria; dopodiché sarà certamente possibile procedere con la notifica a mezzo PEC. La casistica in esame è stata oggetto anche di pronuncia da parte della Corte di Cassazione in un caso in cui si rilevava per l'appunto l'infondatezza dell'eccezione del controricorrente circa la mancanza del potere del difensore di attestare la conformità della copia analogica della sentenza da cui era stato estratto il documento informatico per immagine attestato conforme al suo originale, poiché tale attestazione risultava in realtà essere stata compiuta dal cancelliere addetto all'ufficio del Giudice di pace. La Suprema Corte riteneva invero che non poteva assumersi che la sentenza emessa da un Giudice di Pace, presso cui non è ancora stato attivato il Processo Civile Telematico, non fosse notificabile via PEC in linea assoluta, poiché, se è pur vero che non esisteva materialmente un fascicolo informatico da cui estrarre il provvedimento, era, altresì, incontestabile che il provvedimento poteva essere rilasciato in copia conforme dalla cancelleria e, poi, in un momento successivo, allegato al messaggio PEC e attestato conforme dal difensore notificante. In tal caso, però, la norma di riferimento non è l'art. 9-bis, comma 9-bis del d.l. n. 179/2012, che in effetti si riferisce all'estrazione diretta di provvedimenti dal fascicolo informatico, ma quella di cui all'art. 3-bis della l. n. 53/1994 che consente genericamente all'Avvocato di attestare la conformità degli atti che si appresta a notificare in allegato.
Giurisprudenza di riferimento: Cass. civ., 19 luglio 2019, n. 19517
(Fonte: N. Gargano, L. Sileni, G. Vitrani, 100 e più casi pratici di procedure telematiche, 2021, Giuffrè Francis Lefebvre) |