Sulla legittimità del diniego all’accesso agli atti in materia di appalti

28 Giugno 2022

È legittimo il diniego opposto dalla Stazione Appaltante in ordine ad un'istanza di accesso agli atti presentata da un concorrente che, per fini difensivi, abbia richiesto documenti relativi a prodotti di altri operatori economici che non sono stati presentati in sede di gara.

Il caso. A seguito di una procedura di gara indetta dalla ASL Caserta per la fornitura di n. 83 barelle ad altezza variabile per i presidi ospedalieri, un operatore economico, al fine di dimostrare in giudizio le difformità dell'offerta tecnica presentata dall'aggiudicatario, formulava istanza di accesso agli atti richiedendo la documentazione relativa ai materiali di produzione offerti dalla ditta aggiudicataria, nonché quelli di un'altra ditta che però non aveva nemmeno presentato la propria offerta tecnica per la procedura de qua.

A seguito del rigetto opposto dall'Amministrazione in relazione alla sola documentazione relativa ai prodotti dell'impresa che non aveva partecipato alla gara, l'istante impugnava tale diniego innanzi al Tar Roma, deducendo, tra le altre cose, l'illogicità e il difetto di motivazione del suddetto provvedimento.

L'orientamento giurisprudenziale consolidatosi in relazione all'accesso agli atti in materia di appalti. Nella pronuncia in esame, il Giudice Amministrativo ricorda innanzitutto che l'accesso agli atti in materia di appalti, disciplinato dall'art. 53 del D.Lgs. 50/2016, comporta che il partecipante possa conoscere tutti i documenti di gara, comprese le offerte degli altri concorrenti se ciò gli è utile per tutelare i propri interessi giuridici.

Nel richiamare la costante giurisprudenza già espressasi sul punto, il Tar precisa che l'interesse difensivo all'accesso agli atti debba comunque essere verificato in concreto e che la fondatezza dell'istanza di accesso de qua deve considerare preliminarmente, nel bilanciamento tra esigenze di difesa e tutela della riservatezza commerciale e industriale, se sia stata adeguatamente evidenziata la stretta indispensabilità della documentazione richiesta ai fini del giudizio eventualmente in essere.

Sulla documentazione che la Commissione di gara deve prendere in considerazione ai fini della valutazione dell'offerta tecnica. Sulla scorta dei suesposti presupposti concettuali, l'adito Tar rammenta che la documentazione che la Commissione deve prendere in considerazione nel corso di una procedura di gara ai fini della valutazione dell'offerta tecnica e della conseguente aggiudicazione è solo quella presentata in sede di gara e che – conseguentemente - non vi sia alcun interesse diretto, attuale e concreto all'ostensione di una documentazione che non sia afferente ai documenti già presentati in sede di gara.

Per tali motivi, il Giudice amministrativo, ritenendo che nel caso di specie la documentazione richiesta dalla ricorrente non riguardasse alcun documento presentato in sede di gara e che la stessa documentazione fosse per di più relativa ad una ditta che nemmeno aveva presentato la propria offerta, ha rigettato il ricorso.

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