Alle concessioni di servizi si applica il rito speciale di cui agli artt. 119 e 120 c.p.a.

Il caso. Il Collegio è chiamato a valutare se siano o meno ascrivibili entro il perimetro applicativo delle disposizioni previste dagli artt. 119 e 120 c.p.a - dedicate a regolare il rito speciale in materia, tra l'altro, di “affidamenti di servizi” - anche le controversie relative alle concessioni di servizi pubblici ( oggetto del caso di specie è il servizio di distribuzione automatica di bevande e di alimenti).

In particolare, nel caso in esame, il concorrente aveva adito il TAR, impugnando il provvedimento contenente la proroga tecnica emesso dalla Stazione Appaltante nelle more dell'aggiudicazione della nuova concessione, mediante deposito di ricorso ordinario (dunque oltre i termini previsti dal rito speciale).

La soluzione. Il Collegio, richiamando precedenti orientamenti giurisprudenziali formatisi in materia, osserva che il ricorso che la parte avrebbe dovuto proporre è quello mediante il rito speciale di cui agli artt 119 e 120 c.p.a., atteso che il contratto di affidamento dei servizi in oggetto si qualifica in termini di "concessione di servizi" (cfr. Cons. giust. amm. Sicilia, 24/03/2021, n. 247) e dunque anche alle concessioni di servizi si applica il rito speciale di cui agli artt. 119 e 120 c.p.a. (cfr. CdS, Ad. Plen., n. 22/2016).

A parere del Tribunale, considerato che il ricorso, è stato depositato oltre il termine dimezzato dei 15 giorni decorrenti dall'ultima notifica, come previsto dalle norme sul rito speciale, lo stesso deve ritenersi irricevibile per tardività.

In conclusione: il Collegio, facendo applicazione dei suesposti principi, rigetta il ricorso ribadendo il principio secondo cui gli artt. 119 e 120 del c.p.a. sono applicabili anche alle procedure di affidamento di servizi in concessione.