Appalto di servizi: è ammissibile il “massivo” impiego di lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 c.c.?

19 Luglio 2022

È incompatibile con un appalto di servizi il “massivo” ricorso da parte dell'o.e. a lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 c.c. laddove le prestazioni oggetto di contratto presuppongono continuità delle attività, aspetti pianificatori, organizzatori e di direzione tali da determinare una etero-direzione da parte dell'appaltatore tipica del rapporto di lavoro subordinato e/o parasubordinato.
Il caso

Nell'ambito di una gara per l'affidamento di servizi di supporto all'osservatorio di mercato e rilevazione della customer satisfaction dei viaggiatori in stazione, l'originario aggiudicatario veniva escluso a seguito del giudizio di anomalia dell'offerta.

Più nel dettaglio, la stazione appaltante riscontrava che l'o.e., dichiarando di impiegare circa quattromila “intervistatori” inquadrati come lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 c.c., non aveva considerato nel computo dell'offerta i contributi previdenziali dovuti per tali prestazioni.

Avverso l'esclusione è insorto l'o.e. censurando l'operato della stazione appaltante sulla base di una duplice circostanza: i) la tipologia contrattuale prescelta non era, come erroneamente contestatole, quella della collaborazione continuativa occasionale (ex art. 409, comma 3, c.p.c.) bensì quella prevista dall'art. 2222 c.c. per la collaborazione autonoma occasionale e ii) la lex specialis non poneva alcun limite alla scelta della tipologia contrattuale degli intervistatori.

Le considerazioni del Collegio: l'utilizzabilità di prestatori di lavoro autonomi occasionali e le caratteristiche del servizio appaltato

Il Collegio ha osservato che l'appalto in esame contempla una articolata e complessa attività di rilevazione da condursi nel corso dell'intera durata dell'affidamento, fissata in 36 mesi (peraltro prorogabile per ulteriori 12) ed è caratterizzata da specifici ambiti e fasi che indefettibilmente presuppongono aspetti pianificatori, organizzatori e di direzione del tutto incompatibili con una gestione integralmente affidata a free lance reclutati sulla base di contratti stipulati ai sensi dell'art. 2222 c.c.

Nel caso di specie, difatti, è fuori di dubbio che il fulcro della commessa è rappresentato proprio dall'attività di rilevamento (recte, degli intervistatori) che presuppone, per la corretta esecuzione della prestazione appaltata, adeguata formazione degli operatori e coordinamento delle risorse (e tra le risorse stesse).

Conclusioni

L'insieme di tali elementi, peraltro supportate dalle norme capitolari, evidenzia come sia necessario garantire continuità delle prestazioni il cui meccanismo è del tutto incompatibile con quello che si delineerebbe utilizzando “massivamente” una rete di intervistatori inquadrati come autonomi occasionali ex art. 2222 c.c.

In tale contesto, difatti, si renderebbe necessario l'inserimento della rete dei rilevatori in un contesto organizzativo che non si limiti ad una mera attività di reclutamento del personale per la realizzazione della prestazione appaltata, ma che pianifichi, organizzi, fornisca direttive e sovrintenda alle attività.

In conclusione, l'appalto in esame questione postula un fisiologico e necessario inserimento ed integrazione delle risorse umane nell'organizzazione d'impresa, caratteri del tutto estranei alla prestazione autonoma occasionale disciplinata dall'art. 2222 c.c.

Il Collegio ha pertanto rigettato il ricorso confermando l'esclusione dell'operatore economico.

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