Codice Civile art. 323 - Atti vietati ai genitori (1).

Giusi Ianni

Atti vietati ai genitori (1).

[I]. I genitori esercenti la responsabilità genitoriale (2) sui figli non possono, neppure all'asta pubblica, rendersi acquirenti direttamente o per interposta persona dei beni e dei diritti del minore [1471 n. 3].

[II]. Gli atti compiuti in violazione del divieto previsto nel comma precedente possono essere annullati su istanza del figlio o dei suoi eredi o aventi causa.

[III]. I genitori esercenti la responsabilità genitoriale (2) non possono diventare cessionari di alcuna ragione o credito verso il minore [378].

(1) Articolo così sostituito dall'art. 146 l. 19 maggio 1975, n. 151.

(2) L'art. 47, d.lg. 28 dicembre 2013, n. 154, ha sostituito alla parola «potestà», le parole: «responsabilità genitoriale». Ai sensi dell’art. 108, d.lg. n. 154 del 2013, la modifica è entrata in vigore a partire dal 7 febbraio 2014.

Inquadramento

La norma in commento è una generale espressione del divieto di contrattare in conflitto di interessi e vieta ai genitori di rendersi acquirenti dei beni dei figli minori o cessionari dei loro crediti, configurando quale sanzione per la violazione di simili divieti quella della annullabilità dell'atto, su istanza del figlio o dei suoi eredi o aventi causa.

Il divieto per i genitori di acquistare i beni dei figli minori

Ai sensi dell'art. 1471, n. 3, non possono essere compratori nemmeno all'asta pubblica, né direttamente né per interposta persona, coloro che per legge o per atto della pubblica autorità amministrano beni altrui, rispetto ai beni medesimi. L'art. 323 rappresenta una specificazione del medesimo principio nell'ambito del rapporto tra genitori esercenti la responsabilità genitoriale e figli.

La giurisprudenza di legittimità, peraltro, ha privilegiato un'interpretazione estensiva della norma, escludendo che al termine "acquirente" contenuto nel primo comma dell'art 323 possa attribuirsi solo il significato di 'compratore' (con conseguente restringimento del campo di applicazione al solo caso della compravendita). Poiché, infatti, la ratio della norma va ravvisata nello scopo di evitare frodi in danno del minore, a causa del suo stato di soggezione nei confronti del genitore esercente la responsabilità genitoriale, deve ritenersi che la norma in commento dichiari annullabili, su istanza del minore o dei suoi eredi o aventi causa, tutte quelle forme di trasferimento a titolo derivativo, di beni o diritti, dal minore al genitore, qualunque sia il mezzo giuridico attraverso il quale esso sia avvenuto anche se detto trasferimento comporti un trasferimento di beni o diritti del genitore al minore (ad esempio, la permuta o le divisioni con conguagli in denaro): Cass. n. 932/1970.

Il divieto per i genitori di rendersi cessionari dei crediti dei figli minori

Ai genitori è vietato, altresì, rendersi cessionari dei crediti dei minori, direttamente o per interposta persona, sempre alla luce della medesima ratio di tutela del minore.

Conseguenze

L'acquisto di beni del minore da parte dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale è espressamente sanzionata con l'annullabilità dell'atto, su istanza del figlio divenuto maggiorenne o dei suoi eredi o aventi causa. Sembrerebbe, invece, essere privo di sanzione per la sua collocazione sistematica il divieto per il genitore di rendersi cessionario dei crediti del figlio minore.

Tale impostazione ermeneutica non è, tuttavia, condivisa dalla dottrina, che estende anche a tale ipotesi la sanzione dell'annullabilità su istanza del figlio o, addirittura, configura per tale ipotesi la sanzione della nullità (Vercellone, La filiazione, Torino, 1987, 436).

Bibliografia

Bellelli, I doveri del figlio verso i genitori nella legge di riforma della filiazione, in Dir. famiglia fasc.2, 2013, 645; Buffone, Le novità del «decreto filiazione», Milano, 2014, 1 e ss.; Collura-Zatti, Trattato di diritto di famiglia, Milano, 2012, 1449 e ss; Dogliotti, La filiazione fuori dal matrimonio, Milano, 2015, 197 e ss.; Figone, La riforma della filiazione e della responsabilità genitoriale, Torino, 2014, 1 e ss.; Montecchiari, La potestà dei genitori, Milano, 2006, 223 e ss; Ruscello, La potestà dei genitori. Usufrutto legale, Milano, 2010, 1 e ss.

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