Codice Civile art. 598 - Incapacità di chi ha scritto o ricevuto il testamento segreto.Incapacità di chi ha scritto o ricevuto il testamento segreto. [I]. Sono nulle le disposizioni a favore della persona che ha scritto il testamento segreto [604, 605], salvo che siano approvate di mano dello stesso testatore o nell'atto della consegna. Sono pure nulle le disposizioni a favore del notaio a cui il testamento segreto è stato consegnato in plico non sigillato. InquadramentoLa norma in commento, così come gli artt. 596 e 597 ha lo scopo di garantire la spontaneità e libertà della volizione del testatore. Viene così prevista l'incapacità a ricevere dell'estensore materiale del testamento segreto, al fine di impedire che questi possa suggestionare il testatore, ovvero che possa commettere abusi nel raccogliere la sua dichiarazione di volontà. È in tal caso stabilito, però, che lo stesso testatore possa approvare di propria mano la disposizione o intervenendo direttamente sul testamento, ovvero sull'atto di consegna al notaio. Si ritiene che occorra un'approvazione specifica della disposizione testamentaria. La seconda parte della disposizione interviene nuovamente sulla capacità di ricevere per testamento del notaio, comminando la nullità delle disposizioni a suo favore contenute nel testamento segreto consegnatogli in plico non sigillato. Né, in questo caso, è prevista la conferma da parte del testatore, poiché detta conferma dovrebbe essere raccolta dal notaio, che sarebbe in tal caso interessato all'atto. Per quanto attiene alle interferenze tra la disciplina codicistica e quella dettata dalla legge notarile si rinvia al commento dell'articolo precedente. BibliografiaAllara, Principi di diritto testamentario, Torino, 1957; Azzariti-Martinez-Azzariti, Successioni per causa di morte e donazioni, Padova, 1973; Cannizzo, Successioni testamentarie, Roma, 1996; Capozzi, Successioni e donazioni, I, Milano, 1983; Cicu, Testamento, Milano, 1969; Di Marzio-Matteini Chiari, Le successioni testamentarie, Milano, 2013; Giampiccolo, Il contenuto atipico del testamento, Milano, 1954; Giannattasio, Delle successioni. Successioni testamentarie, in Comm. cod. civ., Torino, 1961; Greco, Progetto di testamento, minuta di testamento, testamento olografo. Criteri di distinzione, in Giur. compl. Cass. civ. 1953, V, 714-719; Lipari, Autonomia privata e testamento, Milano, 1970; Marmocchi, Forma dei testamenti, Successioni e donazioni, I, Padova, 1994; Pasetti, La sanatoria per conferma del testamento e della donazione, Padova, 1953; Rescigno, Interpretazione del testamento, Napoli, 1952; Rescigno, Il “progetto” di testamento, in Foro it. I, 1954, 1243-1247; Scalia, Confermabilità del testamento orale: prova della volontà del de cuius, certezza dei rapporti e funzione notarile. Alcune riflessioni sul tema, in Riv. not. 1994, II, 166-170; Sibilia, Delle successioni testamentarie. Disposizioni generali. Della capacità di disporre del testamento. Della capacità di ricevere per testamento, in Cod. Civ. annotato, diretto da Perlingieri, Torino, 1980; Trabucchi, A proposito dell'efficacia di una “minuta” di testamento olografo, in Giur. it. I, 2, 1953,313-318, Triola, Il testamento, Milano, 1998; Venditti, Un caso controverso di disposizione testamentaria orale eseguita volontariamente ai sensi dell'art. 590, in Dir. e giust. 1989, 408-433; Vismara, Codicillo, in Enc. dir., VII, Milano, 1960, 290-295. |