Codice Civile art. 1405 - Effetti della mancata dichiarazione di nomina.InquadramentoOve sia scaduto il termine legale o convenzionale senza alcuna dichiarazione di nomina o sia effettuata una dichiarazione di nomina invalida, il contratto si consolida fra i contraenti originari, ossia tra lo stipulante e il promittente. L'invalidità della dichiarazione di nomina può derivare dal mancato rispetto dei vincoli formali prescritti oppure da vizi del consenso (Gazzoni, 245). Dal tenore della disposizione si desume altresì che la dichiarazione di nomina invalida non interrompe il decorso del termine legale o convenzionale (Gazzoni, 245), sicché lo stipulante può eventualmente porre rimedio all'invalidità concretatasi mediante reiterazione della nomina, purché essa sia esternata prima della scadenza del termine (Gazzoni, 244). Se la nomina non avviene, si ha un'efficacia diretta del contratto nella sfera dello stipulante come originario contraente, sin dalla conclusione del contratto (Visintini, in Comm. S.B., 1993, 363). La disposizione trova applicazione anche quando la dichiarazione di nomina, sebbene valida, sia tuttavia inefficace (Cass. n. 3167/1955). Segnatamente il contratto per persona da nominare è destinato a produrre effetti tra le parti originarie non solo in caso di mancata dichiarazione di nomina, ma anche quando questa non venga validamente compiuta entro il termine convenuto, ovvero quando l'electio amici sia inefficace per difetto di adesione o per mancanza di pregressa valida procura da parte dell'eletto (Cass. n. 10850/2023) ; peraltro l'unico soggetto legittimato ad effettuare l'indicazione è colui il quale si sia riservato tale facoltà nel contratto stesso, mentre l'altro contraente, fino a quando non abbia notizia della dichiarazione di nomina e della relativa accettazione, non ha nessun rapporto con il soggetto nominato (Cass. n. 13537/2011; Cass. n. 11296/1998). L'invalidità o la tardività della dichiarazione di nomina può essere fatta valere soltanto dai contraenti originari o dal beneficiario e non da terzi estranei (Cass. n. 1823/1992). La dichiarazione di nomina tardiva può eventualmente dare luogo, ove ne ricorrano i relativi presupposti, a una cessione del contratto, quando possa ravvisarsi nell'atteggiamento del promittente una volontà di acconsentire alla cessione (Cass. n. 3644/1972). BibliografiaBianca, Diritto civile, III, Il contratto, Milano, 1997; Bigliazzi Geri-Breccia-Busnelli-Natoli, Diritto civile, 1.2, Fatti e atti giuridici, Torino, 1990; Carresi, Contratto per persona da nominare, in Enc. dir., Milano, 1962; Cataudella, I contratti. Parte generale, Torino, 2014; Enrietti, Il contratto per persona da nominare, Torino, 1950; Enrietti, Contratto per persona da nominare, in Nss. D.I., Torino, 1959; Gazzoni, Contratto per persona da nominare, in Enc. giur., Roma, 1988; Graziadei, Contratto per persona da nominare, in Dig. civ., Torino, 1989; Lazzara, Il contratto per persona da nominare, Milano, 1965; Santoro Passarelli, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, rist. 1985. |