Codice Civile art. 1499 - Interessi compensativi sul prezzo.Interessi compensativi sul prezzo. [I]. Salvo diversa pattuizione, qualora la cosa venduta e consegnata al compratore produca frutti o altri proventi [1477 2], decorrono gli interessi sul prezzo, anche se questo non è ancora esigibile. InquadramentoIn tema di contratto di vendita, gli interessi compensativi di cui all'art. 1499 hanno la funzione di compensare il venditore del mancato godimento della cosa già consegnata, nel caso in cui al compratore sia concessa una dilazione nel pagamento del prezzo: di conseguenza, essi prescindono da un inadempimento del compratore e sono dovuti anche in caso di ritardo non colposo del compratore stesso, e se questi incorre poi in mora, si convertono in moratori, ma con lo stesso tasso, eventualmente superiore a quello legale, stabilito convenzionalmente dalle parti (Cass. n. 6486/2012). Sicché, proprio l'esistenza dell'art. 1499 rende per contro manifesto che l'obbligo di pagamento di una somma di denaro illiquida e/o inesigibile può produrre interessi solo se sia dovuta quale corrispettivo della cessione di un capitale o di un cespite fruttifero (Cass. n. 19266/2014). Funzione degli interessi compensativiIn tema di contratto di vendita gli interessi compensativi, previsti dall'art. 1499, avendo la funzione di compensare il venditore del mancato godimento della cosa già consegnata nel caso in cui al compratore sia concessa una dilazione nel pagamento del prezzo, prescindono da qualsiasi inadempimento e sono dovuti anche in caso di ritardo non colposo del compratore e senza necessità di una domanda specificamente rivolta a tale fine: conseguentemente la richiesta degli interessi compensativi relativamente al prezzo della vendita può essere proposta per la prima volta in appello, non costituendo domanda in senso tecnico (Cass. n. 5930/1978). Va però rilevato che successivamente, la Corte di Cassazione ha affermato che fuori dell'ipotesi di interessi su somma dovuta a titolo di risarcimento del danno, i quali devono essere riconosciuti anche di ufficio, in tutti gli altri casi gli interessi possono essere attribuiti solo se la parte ne abbia fatto richiesta. Infatti, mentre nella prima ipotesi gli interessi, mirando a scongiurare il pregiudizio che deriva al creditore dal ritardato conseguimento dell'equivalente monetario del danno, costituiscono una componente del danno stesso e nascono dal medesimo fatto generatore della obbligazione risarcitoria, contemporaneamente e inscindibilmente, in tutti gli altri casi, invece, gli interessi, siano essi moratori, corrispettivi o compensativi, avendo un fondamento autonomo rispetto a quello dell'obbligazione pecuniaria, possono essere attribuiti solo su espressa domanda che ne indichi la fonte e la misura (Cass. n. 3364/1978). Gli interessi compensativi, dovuti in ogni caso di vendita e consegna di un bene fruttifero prima della ricezione del prezzo, hanno la funzione di compensare il venditore del mancato percepimento dei frutti prodotti quando non aveva ancora ricevuto la controprestazione e, nondimeno, si era liberato della cosa. Essi, dunque, sono dovuti automaticamente e senza che debba intervenire la mora o l'inadempimento (Cass. 2111/2021). Applicabilità al contratto preliminareNell'ipotesi di contratto preliminare di compravendita, il promittente venditore, mentre non ha diritto agli interessi compensativi ex art. 1499 per il periodo intercorrente tra la data della consegna del bene e quello della stipulazione del contratto definitivo prevista per la corresponsione del saldo del prezzo quando la consegna immediata del bene sia avvenuta per una specifica clausola del contratto preliminare, ha invece diritto agli interessi per il periodo successivo alla data prevista per detta stipulazione, ancorché il promittente acquirente abbia ritardato il pagamento del saldo per causa a lui non imputabile o avvalendosi dell'eccezione d'inadempimento (Cass. n. 20860/2014). Nel contratto preliminare di compravendita ad esecuzione anticipata, il promittente venditore ha diritto agli interessi compensativi ex art. 1499 esclusivamente per il periodo successivo alla data prevista per la stipulazione del definitivo, ancorché il promittente acquirente abbia ritardato il pagamento del saldo per causa a lui non imputabile o avvalendosi dell'eccezione di inadempimento, e non pure per il periodo intercorrente tra la data della consegna anticipata del bene e quella della stipulazione del definitivo (Cass. n. 11605/2018). BibliografiaAngelici, Consegna e proprietà nella vendita internazionale, Milano, 1979; Auricchio, La individuazione dei beni immobili, Napoli, 1960; Bocchini, La vendita con trasporto, Napoli, 1985; Cataudella, Nullità formali e nullità sostanziali nella normativa sul condono edilizio, in Quadrimestre 1986; De Cristofaro, Vendita (vendita di beni di consumo), in Enc. giur., Roma, 2004; De Nova, Inzitari, Tremonti, Visintini, Dalle res alle new properties, Roma, 1991; Luminoso, La compravendita, Torino, 2011; Mengoni, Profili di una revisione della teoria sulla garanzia per i vizi nella vendita, Studi in onore di De Gregorio, Città di Castello, 1955; Portale, Principio consensualistico e conferimento di beni in società, in Riv. soc. 1970; Rizzieri, La vendita obbligatoria, Milano, 2000; Russo, La responsabilità per inattuazione dell'effetto reale, Milano, 1965; Santini, Il commercio, Bologna, 1979. |