Codice Civile art. 1510 - Luogo della consegna.

Francesco Agnino

Luogo della consegna.

[I]. In mancanza di patto o di uso contrario, la consegna della cosa deve avvenire nel luogo dove questa si trovava al tempo della vendita, se le parti ne erano a conoscenza [1182 2], ovvero nel luogo dove il venditore aveva il suo domicilio o la sede dell'impresa.

[II]. Salvo patto o uso contrario, se la cosa venduta deve essere trasportata da un luogo all'altro, il venditore si libera dall'obbligo della consegna rimettendo la cosa al vettore [1678 ss.] o allo spedizioniere [1737 ss.]; le spese del trasporto sono a carico del compratore [1475].

Inquadramento

Nella vendita con trasporto, si ha una deroga rispetto alla comune normativa in tema di responsabilità per inadempimento delle obbligazioni, dal momento che, ai sensi dell'art. 1510, il venditore è liberato dall'obbligazione di consegnare rimettendo la cosa al vettore o allo spedizioniere che ne eseguono il trasporto a spese dell'acquirente (Cass. n. 533/2012). Tuttavia, ciò non toglie che, nel tempo intercorrente tra la consegna della cosa al vettore e quello in cui costui dovrebbe consegnarlo all'acquirente, il venditore conservi azione nei confronti del vettore stesso. La pronuncia da ultimo richiamata pare superare un precedente orientamento, il quale, partendo dal fatto che i diritti originati dal contratto di trasporto — che si configura come contratto a favore di terzo — spettano esclusivamente al destinatario e non al mittente, ai sensi dell'art. 1689, comma 1, ne evince che lo stesso principio valga a maggior ragione ove si verta in tema di vendita con spedizione nella quale, anche nell'ipotesi di vendita internazionale, il mittente-venditore si libera dall'obbligo della consegna nel momento stesso dell'affidamento della merce al vettore (Cass. n. 3665/2006).

Il venditore deve trasferire al compratore non soltanto la proprietà ed il possesso giuridico, ma anche il possesso reale o di fatto del bene venduto, essendo la consegna dello stesso l'atto con cui il compratore è posto nella condizione non solo di disporre materialmente della cosa trasferita nella sua proprietà, ma anche di goderla secondo la funzione e destinazione in considerazione della quale l'ha comprata. Ne consegue che costituisce obbligo del venditore, tenuto ai principi di correttezza e buona fede nell'esecuzione del contratto, adoperarsi fattivamente perché l'acquirente ottenga la materiale consegna del bene compravenduto (Cass. n. 7171/2018).

Luogo di consegna e competenza per territorio

Nell'ipotesi di vendita con trasporto di cui al comma 2 dell'art. 1510, il venditore si fa sostituire dal vettore o dallo spedizioniere nell'adempimento della prestazione concernente la consegna del bene, con effetto liberatorio nei confronti del compratore.

La Suprema Corte ha osservato che nella vendita da piazza a piazza il contratto si deve ritenere concluso nel luogo dove il venditore lo esegue mediante la consegna della merce al vettore o allo spedizioniere, senza che rilevi, ai fini della determinazione de/la competenza per territorio, l'assunzione del rischio o delle spese di trasporto. Né rileva che sia fatta valere la garanzia per vizi della cosa, atteso che essa trova fondamento nell'inadempimento del venditore rispetto alla obbligazione contrattuale di consegna, con la conseguenza che ove si tratti di bene da trasportare da un luogo all'altro, il luogo dell'adempimento al fine della competenza per territorio va identificato con il luogo della consegna del medesimo bene al vettore o allo spedizioniere ai sensi dell'art. 1510 (Cass. n. 1057/2005).

Vendita di cosa da trasportare da un luogo all'altro

In tema di vendita di cose mobili da trasportare da un luogo ad un altro, la proprietà si trasferisce al compratore al momento della consegna al vettore, e con essa si trasferiscono anche i rischi ed i pericoli cui è esposta la merce.

Ne consegue che i diritti nascenti dal contratto di assicurazione stipulato dal venditore (prima o dopo la consegna) non possono essere fatti valere dallo stesso venditore bensì dall'acquirente (Cass. n. 11585/2005).

L'art. 1510, comma 2, pone la presunzione secondo cui, nella vendita di una cosa da trasportare da un luogo all'altro, deve considerarsi quale ipotesi normale quella della «vendita con spedizione», mentre è necessario un apposito patto contrario perché possa ritenersi conclusa «una vendita con consegna all'arrivo»; la norma in questione è dunque disponibile ma, essendo la regola quella della «vendita con spedizione», perché possa ritenersi l'esistenza del patto contrario, occorre il concorso di elementi precisi ed univoci atti a dimostrare la volontà di deroga (Cass. n. 2817/1999; Cass. n. 16961/2014).

Bibliografia

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