Codice Civile art. 1865 - Diritto di riscatto della rendita perpetua.Diritto di riscatto della rendita perpetua. [I]. La rendita perpetua è redimibile a volontà del debitore, nonostante qualunque convenzione contraria [1866 ss.]. [II]. Le parti possono tuttavia convenire che il riscatto non possa eseguirsi durante la vita del beneficiario o prima di un certo termine, il quale non può eccedere i dieci anni nella rendita semplice e i trenta anni nella rendita fondiaria [1863]. [III]. Può anche stipularsi che il debitore non esegua il riscatto senza averne dato preavviso al beneficiario. Il termine di preavviso non può eccedere l'anno. [IV]. Se sono convenuti termini più lunghi, essi si riducono nei limiti sopra stabiliti. InquadramentoPoiché nel nostro ordinamento non sono ammissibili obbligazioni perpetue, viene riconosciuta al debitore in ogni caso la possibilità di riscattare la rendita (Gardella Tedeschi, 618). Le parti possono, tuttavia, convenire che il riscatto non possa eseguirsi durante la vita del beneficiario o prima di un certo termine, che non può eccedere i dieci anni nella rendita semplice e i trenta nella rendita fondiaria. Può anche convenirsi che il debitore non possa esercitare il riscatto senza prima aver dato al beneficiario un preavviso non superiore ad un anno. Tutti gli eventuali termini pattizi più lunghi sono ridotti di diritto a quelli fissati dal legislatore. Natura giuridicaIl riscatto è una vicenda estintiva rimessa all'iniziativa ed alla volontà del debitore della rendita, il quale può porre fine al rapporto mediante il pagamento della somma che risulta dalla capitalizzazione della rendita sulla base dell'interesse legale. Da un punto di vista tecnico il riscatto costituisce un diritto potestativo (Valsecchi, in Tr. C. M., 1961, 72). Peraltro, la dottrina, pur aderendo a tale qualificazione, ha variamente configurato la natura giuridica del riscatto, utilizzando alcuni autori la figura del recesso (Torrente, in Comm. S. B., 1955, 35), altri considerando il riscatto come una facultas solutionis (Lerner, 321), altri, ancora, come una datio in solutum (Allara, 127). BibliografiaAllara, La prestazione in luogo di adempimento, in Ann. Palermo, 1927; Brancasi, voce Rendita dello Stato, in Enc. dir., XXXIX, Milano, 1988; Dattilo, voce Rendita (dir. priv)., in Enc. dir., XXXIX, Milano, 1988; Gardella Tedeschi, Rendita perpetua, in Dig. civ., Torino, 1997; Lerner, Il rapporto di rendita perpetua, Milano, 1967. |