Codice Civile art. 1952 - Divieto di agire contro il debitore principale.

Caterina Costabile

Divieto di agire contro il debitore principale.

[I]. Il fideiussore non ha regresso contro il debitore principale [1950] se, per avere omesso di denunziargli il pagamento fatto, il debitore ha pagato ugualmente il debito.

[II]. Se il fideiussore ha pagato senza averne dato avviso al debitore principale, questi può opporgli le eccezioni che avrebbe potuto opporre al creditore principale all'atto del pagamento.

[III]. In entrambi i casi è fatta salva al fideiussore l'azione per la ripetizione contro il creditore.

Inquadramento

La norma in esame prevede l'onere per il fideiussore di dare comunicazione al debitore di aver eseguito il pagamento nei confronti del creditore.

Due sono le conseguenze dell'omissione della comunicazione: in primo luogo il debitore può proporre contro il fideiussore che agisca in regresso tutte le eccezioni che avrebbe potuto opporre al creditore; in secondo luogo il fideiussore perde il diritto di regresso nei confronti del debitore se questi, a causa della mancata comunicazione, ha pagato nei confronti del creditore.

In detta ultima ipotesi il legislatore fa comunque salva l'azione di ripetizione del fideiussore contro il creditore.

Le conseguenze del mancato avviso di pagamento

In dottrina è stato evidenziato che la denunzia del pagamento costituisce un onere in senso tecnico la cui inosservanza non comporta una responsabilità nei confronti del debitore, ma soltanto la conseguenza che il fideiussore che abbia adempiuto va incontro ad una perdita del diritto di regresso se il debitore aveva delle eccezioni da opporre, mantenendo però sempre l'azione di ripetizione nei confronti del creditore (Giusti, in Tr. C. M., XVIII, 3, 1998, 237).

Il secondo comma dell'art. 1952 si riferisce, evidentemente, alla sola ipotesi in cui il fideiussore agisca con l'azione di regresso posto che, in caso di azione di surrogazione ex art. 1949, il debitore mantiene comunque le eccezioni nei confronti dell'originario creditore.

La giurisprudenza ha evidenziato che le eccezioni che il debitore può opporre all'azione di regresso del fideiussore, che ha pagato senza dargliene avviso, sono, ai sensi dell'art. 1952, comma 2, quelle stesse che il debitore avrebbe potuto opporre al creditore principale all'atto del pagamento e tra esse non può ritenersi compresa la decadenza del comma 1 dell'art. 1957 che riguarda il negozio accessorio di garanzia intercorrente tra fideiussore e creditore e al quale il debitore principale rimane estraneo (Cass. III, n. 14089/2005).

La Consulta ha, inoltre, ritenuto che essendo non solo lo spedizioniere doganale ma anche il proprietario delle merci estraneo al contratto considerato obbligato principale nelle polizze fideiussorie a cauzionamento dei diritti doganali, ne consegue che l'obbligo di avviso di cui all'art. 1952 comma 2 vale nei confronti di entrambi tali soggetti (Corte cost. n. 128/1990).

Bibliografia

Biscontini, Assunzione di debito e garanzia del credito, Camerino-Napoli, 1993; Biscontini, Solidarietà fideiussoria e decadenza, Camerino-Napoli, 1980; Bozzi, La fideiussione, Milano, 1995; Falqui Massidda, La fideiussione, in Enc. giur., XIV, Roma, 1989; Fragali, voce Fideiussione, in Enc. dir., XVII, Milano, 1968; Nicolai, Le fattispecie fideiussorie fra solidarietà passiva, regresso e surrogazione, Banca borsa e tit. cred. 3, 2014, 261; Ravazzoni, Fideiussione, in Dig. civ., VII, Torino, 1992.

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