Codice Civile art. 2690 - Domande relative ad atti soggetti a trascrizione.

Donatella Salari

Domande relative ad atti soggetti a trascrizione.

[I]. Devono essere trascritte, qualora si riferiscano ai diritti menzionati dall'articolo 2684:

1) le domande indicate dai numeri 1, 2, 3, 4 e 5 dell'articolo 2652 per gli effetti ivi disposti;

2) le domande dirette all'accertamento di uno dei contratti indicati dai numeri 1 e 2 dell'articolo 2684.

La trascrizione della sentenza che accoglie la domanda prevale sulle trascrizioni e iscrizioni eseguite contro il convenuto dopo la trascrizione della domanda;

3) le domande dirette a far dichiarare la nullità [1418 ss.] o a far pronunziare l'annullamento [1425 ss.] di atti soggetti a trascrizione e le domande dirette a impugnare la validità della trascrizione.

La sentenza che accoglie la domanda non pregiudica i diritti acquistati a qualunque titolo dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda medesima, se questa è stata resa pubblica dopo tre anni dalla data della trascrizione dell'atto che si impugna. Se però la domanda è diretta a far pronunziare l'annullamento per una causa diversa dall'incapacità legale, la sentenza che l'accoglie non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda, anche se questa è stata trascritta prima che siano decorsi tre anni dalla data della trascrizione dell'atto impugnato, purché in questo caso i terzi abbiano acquistato a titolo oneroso [1445];

4) le domande con le quali si contesta il fondamento di un acquisto a causa di morte.

Salvo quanto è disposto dal secondo e dal terzo comma dell'articolo 534, se la domanda è trascritta dopo tre anni dalla data della trascrizione dell'atto impugnato, la sentenza che l'accoglie non pregiudica i terzi di buona fede che, in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda, hanno a qualunque titolo acquistato diritti da chi appare erede o legatario;

5) le domande di riduzione delle donazioni e delle disposizioni testamentarie per lesione di legittima [554 ss.].

Se la trascrizione è eseguita dopo tre anni dall'apertura della successione, la sentenza che accoglie la domanda non pregiudica i terzi che hanno acquistato a titolo oneroso diritti in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda;

6) le domande di revocazione e quelle di opposizione di terzo contro le sentenze soggette a trascrizione per le cause previste dai numeri 1, 2, 3 e 6 dell'articolo 395 del codice di procedura civile e dal secondo comma dell'articolo 404 dello stesso codice.

Se la domanda è trascritta dopo tre anni dalla trascrizione della sentenza impugnata, la sentenza che l'accoglie non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda;

     6-bis) le domande indicate dal numero 9-bis dell'articolo 2652 per gli effetti ivi disposti. La trascrizione della sentenza che accoglie la domanda non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda1.

[II]. Alla domanda giudiziale è equiparato l'atto notificato con il quale la parte, in presenza di compromesso o di clausola compromissoria, dichiara all'altra la propria intenzione di promuovere il procedimento arbitrale, propone la domanda e procede, per quanto le spetta, alla nomina degli arbitri 2.

 

[1] Numero inserito dall'art. 1, comma 13, d.lgs.  10 ottobre 2022, n. 149 (ai sensi dell'art. 52 d.lgs. n. 149/2022, il citato decreto legislativo entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale). Per la disciplina transitoria v. art. 35 d.lgs. n. 149/2022, come da ultimo modificato dall'art. 1, comma 380, lett. a), l. 29 dicembre 2022, n. 197,  che prevede che : "1. Le disposizioni del presente decreto, salvo che non sia diversamente disposto, hanno effetto a decorrere dal 28 febbraio 2023 e si applicano ai procedimenti instaurati successivamente a tale data. Ai procedimenti pendenti alla data del 28 febbraio 2023 si applicano le disposizioni anteriormente vigenti.". Successivamente l'articolo 1, comma 2, d.lgs. 31 ottobre 2024, n. 164 ha sostituito le parole: «non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda» alle parole: «prevale sulle trascrizioni e iscrizioni eseguite contro il convenuto dopo la trascrizione della domanda»;  ai sensi dell’art. 7, comma 1, del medesimo decreto, le disposizioni di cui al d.lgs. n. 164 cit. si applicano ai procedimenti introdotti successivamente al 28 febbraio 2023.

[2] Comma aggiunto dall'art. 26, comma 3, l. 5 gennaio 1994, n. 25.

Inquadramento

La norma in esame dispone la trascrizione delle domande giudiziali, precisando altresì gli effetti della pubblicità. In sintesi, si può affermare che la trascrizione delle domande giudiziali prevista nelle ipotesi disciplinate dall'articolo in commento ha la funzione specifica di rendere inopponibile al soggetto, la cui domanda sia stata accolta, gli atti trascritti successivamente alla trascrizione della domanda stessa. La trascrizione di talune domande produce, peraltro, effetti di natura sostanziale, per cui chi acquista e trascrive fino a quel momento preciso, rappresentato dalla trascrizione della domanda giudiziale, acquista bene e in modo inattaccabile.

Per effetto del d. lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (noto come "Riforma Cartabia"), è stata introdotta la nuova disposizione di cui al n. 6-bis) che prevede l'onere di trascrizione per le domande indicate dal numero 9-bis dell'articolo 2652 c.c. (vedi sopra) per gli effetti ivi disposti in attuazione della delega contenuta nell'articolo 1 della l. n. 206 del 2021, comma 10, lettere b) e f) in tema di revocazione a seguito di sentenza emessa dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.

In questo modo risultano protetti i diritti dei terzi, purché di buona fede (deroga in tema di trascrizione al canone di indifferenza degli stati soggettivi), nei confronti di coloro che davanti alla Corte Europea dei diritti dell'Uomo siano risultati vincitori nel caso in cui i detti terzi non vi abbiano partecipato. Infatti, se la domanda di revocazione risulti trascritta anteriormente alla trascrizione della sentenza impugnata, la sentenza che l'accoglie non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda di cui sopra. In breve, se la domanda di revocazione è trascritta prima della trascrizione della sentenza impugnata, la sentenza che l'accoglie non pregiudica i diritti acquistati dai terzi di buona fede in base a un atto trascritto o iscritto anteriormente alla trascrizione della domanda.

Rinvio

L'art. 2690, nell'elencare le domande giudiziali soggette a trascrizione nonché nel precisare gli effetti della pubblicità, riproduce sostanzialmente il disposto dell'art. 2652; pertanto possono in tale sede richiamarsi le riflessioni e svolte nel contesto dell'art. 2652.

Domande dirette all'accertamento di convenzioni verbali

L'unico motivo di novità è rappresentato dal n. 2, che (con riferimento ad autoveicoli, navi minori e galleggianti) stabilisce la trascrizione di domande dirette all'accertamento di uno dei contratti indicati dai numeri 1 e 2 dell'art. 2684, cioè dei contratti che trasferiscono la proprietà ovvero trasferiscono o costituiscono i diritti di usufrutto e uso.

Tali norme trovano fondamento nella circostanza che per i contratti in discorso, a differenza di quelli aventi ad oggetto beni immobili, navi maggiori ed aeromobili veri e propri, non è richiesta la forma scritta ad substantiam (art. 2686).

È, pertanto, evidente il motivo per il quale la disposizione contenuta nel n. 2 dell'articolo in commento sia peculiare del campo mobiliare: essa mira, infatti, a rendere possibile la trascrizione di un contratto il quale non potrebbe altrimenti essere trascritto in quanto mancante dei requisiti formali (forma scritta).

Quanto agli effetti della trascrizione, la disposizione in esame riproduce pedissequamente la formula dell'art. 2652, n. 2, con la differenza che, mentre quest'ultima disposizione riguarda domande giudiziali dirette ad ottenere sentenze costitutive, quella in commento riguarda domande dirette ad ottenere pronunzie meramente dichiarative. La trascrizione della domanda consente quindi l'anticipazione degli effetti della sentenza.

Secondo Cass. I, n. 17099/2013 anche la domanda di arbitrato  può essere trascritta al pari di quella giudiziaria considerato che  la notifica della prima segna l'inizio, a tutti gli effetti, del procedimento arbitrale.

Termine triennale di decadenza

Con riferimento alle fattispecie previste ai nn. 3, 4, 5 e 6 dell'articolo che si commenta, è rilevabile una peculiarità che le differenzia, avuto riguardo agli effetti della trascrizione, dalle corrispondenti fattispecie di cui all'art. 2652, nn. 6, 7, 8 e 9. In particolare il termine decadenziale che limita, rispetto a taluni terzi acquirenti in buona fede, l'efficacia retroattiva della sentenza di nullità, di annullamento (art. 1445), fissato in cinque o dieci anni per i beni immobili, per i mobili registrati è ridotto a tre anni, termine corrispondente a quello previsto dall'art. 1162 per l'usucapione abbreviata di tali beni e giustificato in considerazione della vita breve di navi, aeromobili ed autoveicoli (Relazione al codice civile, n. 1100).

Bibliografia

Corrado, Pubblicità degli atti giuridici, in Nss. D.I., Torino, 1967; Cimmino, Trascrizione, in Comm. Cendon, Milano, 2008; Ferrario, La cessione dei beni ai creditori: un mandato in rem propriam con funzione di garanzia o di liquidazione, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2001; Follieri, Disposizione di un diritto altrui e indisponibilità nella cessione dei beni ai creditori, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2012; Natoli, Della trascrizione, in Comm. cod. civ., Torino, 1977.

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