Codice Civile art. 2867 - Terzo debitore di somma in dipendenza dell'acquisto.Terzo debitore di somma in dipendenza dell'acquisto. [I]. Se il terzo acquirente, che ha trascritto il suo titolo, è debitore, in dipendenza dell'acquisto, di una somma attualmente esigibile, la quale basti a soddisfare tutti i creditori iscritti contro il precedente proprietario, ciascuno di questi può obbligarlo al pagamento. [II]. Se il debito del terzo non è attualmente esigibile, o è minore o diverso da ciò che è dovuto ai detti creditori, questi, purché di comune accordo, possono egualmente richiedere che venga loro pagato, fino alla rispettiva concorrenza, ciò che il terzo deve nei modi e termini della sua obbligazione. [III]. Nell'uno e nell'altro caso l'acquirente non può evitare di pagare, offrendo il rilascio dell'immobile [2681], ma, eseguito il pagamento, l'immobile è liberato da ogni ipoteca, non esclusa quella che spetta all'alienante [2817 n. 1], e il terzo ha diritto di ottenere che si cancellino le relative iscrizioni [2882 ss.]. InquadramentoLa norma in commento consente nei confronti del terzo acquirente l'applicabilità dell'istituto della purgazione coattiva. La purgazione coattiva designa la possibilità, riconosciuta ai creditori iscritti dall'art. 2867, di obbligare il terzo acquirente al pagamento a proprio favore delle somme di cui il terzo medesimo sia debitore in dipendenza dell'acquisto. La purgazione coattivaNei confronti del terzo acquirente è dunque applicabile l'istituto della purgazione coattiva, che individua la possibilità, riconosciuta ai creditori iscritti dall'art. 2867 di obbligare il terzo acquirente al pagamento a proprio favore delle somme di cui il terzo medesimo sia debitore in dipendenza dell'acquisto. È opportuno distinguere due casi: i) la somma dovuta è immediatamente esigibile e sufficiente al soddisfacimento di tutti i creditori iscritti. In tale ipotesi ciascuno dei creditori iscritti può obbligare il terzo a pagare anche nei confronti degli altri creditori; ii) il debito del terzo non è immediatamente esigibile o non è sufficiente al soddisfacimento di tutti i creditori iscritti o la prestazione dovuta è di natura diversa. In tal caso tutti i creditori iscritti di comune accordo possono obbligare il terzo a pagare in loro favore quanto dovuto all'alienante nei modi e nei termini contrattualmente previsti, se la prestazione è insufficiente o è di natura diversa, si dividerà proporzionalmente fra tutti i creditori iscritti. L'azione dei creditori iscrittiPer ottenere il pagamento i creditori debbono esperire un apposito giudizio in cui è litisconsorte necessario anche l'alienante: all'alienante, infatti, il credito del prezzo viene tolto per essere attribuito ai creditori iscritti. Tanto nel caso di pagamento integrale quanto in quello di pagamento parziale, l'immobile viene liberato dalle ipoteche: una volta che i creditori agiscono per il pagamento parziale e che lo ottengono, non possono più espropriare l'immobile. Anche l'ipoteca dell'alienante si estingue, poiché egli, che è tenuto per l'evizione, non può pretendere dal terzo il prezzo che è stato pagato per evitare l'evizione medesima. Il pagamento del prezzo deve essere esatto e comprendere anche gli interessi se dovuti (art. 1499) (Gorla, Zanelli, 453). BibliografiaBoero, Le ipoteche, in Comm. Utet 1999; Cicero, L'ipoteca, in Il diritto privato oggi, Milano, 2000; Coviello, Delle ipoteche nel diritto civile italiano, Roma, 1936; Fragali, Ipoteca, in Enc. dir., XXII, Milano, 1972; Gorla, Zanelli, Del pegno. Delle ipoteche, in Comm. S.B., sub artt. 2784-2899, Bologna-Roma, 1992; Ravazzoni, La fideiussione, Milano, 1957; Ravazzoni, Le ipoteche, in Tr. Res., 20, Torino, 1998; Rubino, L'ipoteca immobiliare e mobiliare, in Tr. C. M., Milano, 1956; Tamburrino, Le ipoteche, in Comm. cod. civ., Torino, 1976. |