Decreto legislativo - 31/12/1992 - n. 546 art. 76 - Controversie in sede di rinvio.Controversie in sede di rinvio1. 1. Se alla data prevista dall'art. 72, a seguito di sentenza della Corte di cassazione o di corte d'appello o a seguito di decisione della corte di giustizia tributaria di primo e secondo grado centrale pendono i termini per la riassunzione del procedimento di rinvio davanti alle corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado di primo o di secondo grado, detti termini decorrono da tale data e la riassunzione va fatta davanti alla corte di giustizia tributaria di primo grado o regionale competente. 2. Il termine per la riassunzione davanti alla corte d'appello non subisce modifiche. 3. Se alla data prevista all'art. 72, a seguito di rinvio disposto dalla Corte di cassazione, pende il termine per la riassunzione davanti alla corte di giustizia tributaria di primo e secondo grado centrale, detto termine decorre da tale data e la riassunzione va fatta davanti alla corte di giustizia tributaria di secondo grado competente. 4. Se la riassunzione non avviene nei termini, o si avvera successivamente ad essa una causa di estinzione del giudizio di rinvio, l'intero processo si estingue. 5. Se alla data indicata nei commi precedenti pendono i giudizi di rinvio davanti alla corte di giustizia tributaria di primo e secondo grado di primo o di secondo grado si applicano le disposizioni di cui all'art. 72, comma 42. [1] Per l'abrogazione del presente articolo, a decorrere dal 1° gennaio 2026, vedi l'articolo 130, comma 1, lettera d), del D.Lgs. 14 novembre 2024, n. 175. Vedi, anche, l'articolo 130, comma 3, del D.Lgs. 175/2024 medesimo. [2] Comma modificato dall'articolo 69, comma 3, lettera i), del D.L. 30 agosto 1993, n. 331. Istruzioni ministerialiL'articolo in esame tratta del regime transitorio delle controversie in sede di rinvio. In particolare, il comma 1 disciplina le ipotesi in cui alla data del 1° aprile 1996 siano pendenti i termini per riassumere le controversie rinviate dalla Corte di Cassazione o dalla Corte d'appello o dalla Commissione tributaria centrale alle Commissioni tributarie di I e II grado. In tale ipotesi il termine si interrompe ed inizia a decorrere ex novo dal 1° aprile 1996; in tal caso le controversie vanno riassunte dinanzi alle Commissioni tributarie provinciali e regionali secondo le rispettive competenze territoriali. La disposizione in esame non prevede l'ipotesi in cui, alla data del 1° aprile 1996, penda il termine per la riassunzione di un giudizio di rinvio dinanzi alla Commissione tributaria di primo grado a seguito di rimessione del giudizio stesso da parte della Commissione tributaria di secondo grado; in tal caso è da ritenere che detta riassunzione debba essere effettuata entro 60 giorni dalla comunicazione della segreteria della Commissione o dalla notificazione della decisione con la quale si dispone il rinvio. Si precisa inoltre che, qualora il rinvio avvenga sulla base di una sentenza emessa da un organo giurisdizionale ordinario, la riassunzione va fatta entro un anno e 46 giorni dalla pubblicazione della sentenza (cfr. art. 392 c.p.c.). Per quanto riguarda l'eventuale riassunzione davanti alla Corte d'appello si precisa che i termini per effettuarla non subiscono interruzioni in conseguenza dell'entrata in vigore della nuova normativa, in quanto dinanzi a tale organo sono comunque applicabili le norme del codice di procedura civile. Infine, se alla data del 1° aprile 1996, pendono termini per riassumere controversie rinviate dalla Corte di Cassazione alla Commissione tributaria centrale, dette controversie vanno riassunte innanzi alle competenti Commissioni tributarie regionali e la decorrenza dei termini viene computata dal 1° aprile 1996. La mancata riassunzione nei termini delle controversie tributarie sopraindicate comporta l'estinzione dell'intero giudizio. Per quanto riguarda i giudizi di rinvio già pendenti davanti alle Commissioni di primo o di secondo grado, il comma 5 dell'articolo in commento rinvia a quanto disposto dall'art. 72, comma 4. Pertanto, le segreterie delle suddette Commissioni provvedono a trasmettere d'ufficio I fascicoli relativi alle controversie di rinvio alle segreterie delle Commissioni tributarie provinciali e regionali rispettivamente competenti (Circ. n. 98/E-II-3-1011 del 23 aprile 1996, Dir. AA.GG. e Contenzioso tributario — Nuova disciplina — Istruzioni). BibliografiaBaglione, Menchini, Miccinesi, Il nuovo processo tributario: commentario, Milano, 2004. |